Sta per essere discussa in Consiglio Comunale una mozione depositata dal capogruppo di FI Alessandro De Chirico, che propone di dare un nuovo nome allo storico ponte di Crescenzago tra via Adriano e piazza Costantino, intitolandolo al primo ministro e fondatore dello Stato di Israele David Ben Gurion.

Esprimiamo un fermo NO alla mozione per le seguenti ragioni:

  1. Il ponte possiede già un nome, essendo intitolato alla Madonna della Liberazione, a cui è dedicata in loco un’edicola votiva a memoria dei fatti che portarono alla liberazione del quartiere dall’occupazione nazista.
  2. Nella mozione De Chirico il profilo sionista di Ben Gurion viene esaltato acriticamente tacendo il suo ruolo determinante nel progetto israeliano di cancellazione dell’identità palestinese, di occupazione della Palestina, di spoliazione di beni e diritti del popolo arabo.
  3. La mozione lascia chiaramente intendere che tale proposta vale come compensazione e argine simbolico agli spazi di aggregazione della comunità islamica del quartiere e alla presenza stessa di cittadini islamici.

Oltre ad essere un’evidente provocazione nei confronti della nutrita presenza di cittadini arabi nel quartiere, intitolare il ponte a Ben Gurion appare l’ennesima concessione della politica italiana agli interessi israeliani, mentre il popolo palestinese da oltre settant’anni è vittima di  un regime di occupazione militare, discriminazione e colonizzazione illegale da parte dei sionisti, nell’attuale silenzio della comunità internazionale e del governo italiano.

Ribadiamo pertanto il nostro NO a questo progetto e all’idea di città che lo sottende. Anziché favorire la convivenza e il dialogo interculturale, con simili proposte si soffia sul fuoco dell’intolleranza. Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, non può richiamarsi al nazionalismo sionista e deve invece proporsi come luogo di solidarietà e convivenza pacifica tra le diverse nazionalità che la compongono.

Vogliamo pertanto ricordare, proprio nel momento in cui non si fa che parlare di guerra, i popoli vittime di conflitti spesso dimenticati, come quello palestinese, che continuano a chiedere giustizia e a lottare per il rispetto dei loro diritti. Mantenere il nome Ponte Madonna della Liberazione rappresenta quindi il dovuto rispetto alla storia civile del quartiere a memoria di tutte le vittime passate e presenti dell’oppressione.

Invitiamo perciò tutte e tutti a un aperitivo presso Casa Crescenzago venerdì 15 luglio alle 19.30 per confrontarci su questi temi.

Seguirà la proiezione di tre cortometraggi:

Nakba.La catastrofe palestinese, di Monica Maurer (2014)

Balfour road, di Anas al-Karmi (2017)

The present, di Farah Nabulsi (2020)

Campagna per il No al Ponte Ben Gurion