La Corte Suprema della Gran Bretagna ha negato il ricorso contro la sentenza di appello per l’estradizione negli Usa di Julian Assange.

Quale giornalismo, quale informazione può essere tale nei confronti del principio alto della verità, eliminando il giornalista che ha reso noti i crimini di guerra commessi dagli Usa?

DonneAmbienteSardegna e Sardegna Pulita non vogliono essere indifferenti davanti a questa atrocità che colpisce la libertà di stampa tutelata dall’Art.21 della Costituzione.

Fa senso che una nazione come la Gran Bretagna, che vanta l’adozione della Magna Charta, “La Grande Carta della Libertà, la “carta reale dei diritti” non l’abbia rispettata, violandone i sacrosanti principi che tutelano la libertà di stampa e il principio della verità esercitato degnamente da Assange.

Colpisce l’ipocrisia dell’Unione Europea, che insieme al Regno Unito denuncia le violazioni della libertà di stampa nei confronti dei giornalisti russi, ma poi non si rivolta contro l’estradizione di Assange. La libertà di stampa deve valere in eguale misura per i giornalisti russi che denunciano i crimini di guerra e per i crimini di guerra Usa denunciati da Julian Assange.

Mentre la RAI ha dedicato un servizio alla nostra iniziativa di solidarietà ad Assange del 19 marzo, l’Unione Sarda e la TV Videolina, pur avvertite in precedenza con l’invio del comunicato stampa e del manifesto- documento e nonostante sia stata richiesta la loro presenza, non si sono presentate all’iniziativa del 28 marzo davanti alle loro sedi e non hanno dato alcuna informazione al riguardo.

Invitiamo l’Ordine dei Giornalisti e tutti i giornalisti a promuovere una forte iniziativa internazionale, coinvolgendo l’Unione Europea a tutela di Julian Assange, per impedirne l’estradizione negli Stati Uniti, dove sparirebbe per sempre, dopo aver messo a rischio la sua persona svolgendo il suo dovere di giornalista.

Lidia Frailis
DonneAmbienteSardegna

Angelo Cremone
Sardegna Pulita