La Fucina per la Nonviolenza di Firenze parteciperà alla manifestazione di domani 5 marzo a Roma per chiedere prima di tutto che si fermi l’orrenda guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina. La guerra non è mai una risposta, non esiste domanda che la possa giustificare; è un disastro per gli Ucraini invasi, lo sarà presto per gli invasori, un errore e un crimine che sta costando sofferenze e morte.

Oltre alle richieste degli organizzatori per fermare i combattimenti e avviare seri dialoghi per andare verso la pace, la Fucina chiede con forza al Governo italiano che si ritiri la decisione di inviare armi all’Ucraina.

Questa sciagurata decisione non solo è incostituzionale e contraria alle leggi italiane, ma aggrava la situazione politica e rischia di allargare il conflitto anche oltre gli orizzonti attuali; non aiuta gli Ucraini nella difesa del loro paese. Dare dei sassi al Davide invaso dal Golia russo non aiuterà nessuno, anzi rischia di farci entrare direttamente nel conflitto come parti belligeranti assieme all’alleanza NATO cui sciaguratamente partecipa l’Italia.

I rischi di un conflitto tra soggetti in possesso di armi nucleari è una follia da cui dobbiamo rifuggire. Gli Ucraini non hanno bisogno di combattere una guerra impari che costerebbe ulteriori sofferenze inimmaginabili, ma di trovare amici che li aiutino a fermare la guerra aprendo serie trattative.

In quest’ottica invochiamo che si passi ad una difesa popolare nonviolenta, alternativa valida soprattutto in questo scenario in cui si confrontano forze ineguali, ma popolazioni simili, con una grande cultura comune, destinati comunque a vivere vicini.

Già prima dell’inizio della colpevole invasione russa c’era una sintonia straordinaria tra le proposte dei pacifisti sia ucraini che russi; dare spazio a queste voci può creare un futuro di pace e cooperazione; in questo contesto invocare ancora guerra, guerriglia, lotta armata non può che creare un futuro da incubo.

Ci sono spazi per iniziare un dialogo, allarghiamoli fino a farne vasta breccia, invece che soffiare sul fuoco facendo incancrenire il conflitto.

Fucina per la Nonviolenza Firenze