Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedPA-

 

Palermo incontra il Collettivo di Fabbrica GKN: contro il carovita, l’aumento delle bollette, la devastazione ambientale, i tagli alla sanità; contro lo sfruttamento, licenziamenti e disoccupazione; contro i morti sul lavoro -comunicato-domani 15 ore 17:00, Comitato territoriale Olivella (Via San Basilio 17) Un momento di confronto, a partire dall’esperienza dei lavoratori fiorentini, sulla fase economica e politica: carovita, devastazione ambientale, tagli alla sanità pubblica e spese militari. “Questi sono soltanto alcuni punti critici che colpiscono migliaia di persone in tutto il paese, in un quadro geopolitico ancora incerto, con ingenti spese militari finanziate dallo Stato Italiano”. Nell’incontro al Comitato territoriale si vuole affrontare una discussione sulla prospettiva comune di lotta dei movimenti: “La situazione politica, economica, socio-sanitaria ci chiama a ricomporre le lotte sociali, in uno spazio comune, dove studenti, operai, disoccupati, abitanti dei territori devono costruire una risposta dal basso contro la crisi imposta dai padroni”.

Interverranno al dibattito:
Dario Salvetti – Collettivo di Fabbrica GKN
Serafino Biondo – Centro Sociale Anomalia
Giovanni Siragusa – S.i. Cobas Palermo

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Presentazione del volume “Cronache al tempo della pandemia. Annuario di Pressenza 2020-2021” (Multimage) – Palermo, mercoledì 16 ore 16.30, presso la Sala Consultazione della BCRS-  Biblioteca Centrale della Regione Siciliana (Via Vittorio Emanuele n. 429/431)

Stato del pianeta, questioni globali, conflitti e diritti, solidarietà, spiritualità e culture sono i temi trattati in questa antologia degli articoli di Pressenza usciti durante il periodo della pandemia. E di pandemia abbiamo pure parlato, ma nel senso delle cronache di un’agenzia impegnata a diffondere notizie sulla pace, la nonviolenza, i diritti umani, la non discriminazione: tutte tematiche che fanno fatica a uscire dalla narrazione emergenziale, spesso ripetitiva e, soprattutto, sconfortante. Un piccolo contributo a un’informazione nonviolenta, plurale, aperta al futuro.

“Non è casuale che l’apertura di questo secondo annuario doppio (2020-2021) sia dedicata proprio alla sezione sullo stato del pianeta. E con essa, in particolare, presentiamo a capo dell’intera selezione la bellissima intervista a Vandana Shiva che, proprio nella concatenazione delle cause che rendono insostenibile l’attuale sistema dominante, lancia un monito su cui tutti dovremmo riflettere: «Sappiamo che se nei prossimi dieci anni – dice Vandana Shiva – non produrremo un cambiamento, ci distruggeremo, distruggeremo le condizioni per la vita umana sulla Terra, proprio come abbiamo fatto con altre specie, e questa non è un’ipotesi, è l’indicazione di una chiara tendenza. Ciò è stato fatto ad altre specie e ad altre culture: gli ecocidi di numerose specie, i genocidi dei popoli nativi, il femminicidio delle donne, sono sotto i nostri occhi. Così per quelli che straparlano di scienza basata sull’evidenza, questa è la scienza basata sull’evidenza: siamo sulla strada del collasso e dell’estinzione, ma voi pensate di essere così superiori da poter scappare su Marte in qualche modo e sopravvivere mentre rovinate questo pianeta”.

Intervengono:
– Pia Figueroa (giornalista cilena, co-direttrice di Pressenza-International Press Agency)

– Olivier Turquet (coordinatore Pressenza-Italia)

– Fulvio Vassallo Paleologo (giurista Adif)

– Gianmarco Pisa (Redazione Pressenza)

– Daniela Musumeci (Redazione Pressenza)

Modera: Pia Catalanotto (Pressenza Red.PA)

Introduce: Carlo Pastena (Direttore della BCRS)

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XVIII settimana d’azione contro il razzismo. ‘Oltre il Velo’, il calendario di marzo del Teatro Atlante si arricchisce giorno dopo giorno: “siamo felici di aggiungere un nuovo e importantissimo pezzo a questo nuovo puzzle tutto da scoprire”, dicono i promotori Mete Onlus e CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud- Palermo, mercoledì 16 ore 21:00 – (Via della Vetriera) –  Si tratta di uno spettacolo di narrazione nato per dare continuità ai laboratori teatrali condotti nell’ambito del progetto “Oltre l’orizzonte – Contro narrazioni dai margini al centro”, con giovani musulmani di seconda generazione: i cosiddetti “nuovi italiani”. Sono ragazzi e ragazze nati in Italia da genitori immigrati, la cui caratteristica comune è quella di avere un’identità ibrida: sono implicitamente chiamati a fare da ponte fra culture, tradizioni, valori diversi. In famiglia parlano una lingua, a scuola un’altra, mangiano cous-cous e frequentano Mc Donald, indossano con la stessa disinvoltura il velo o la minigonna. Negli ultimi anni si è diffuso il timore che proprio loro, a causa di questa vulnerabilità che li renderebbe facilmente manipolabili, possano offrire terreno fertile al germe marcio del radicalismo; di contro, anche a causa dei social media, si è sviluppata nell’opinione pubblica una reazione parallela di discriminazione, denominata islamofobia. Questo spettacolo è un tentativo di mettere ordine fra i tanti pregiudizi legati a questo tema (religione, velo, patriarcato) attraverso la voce di chi li vive in prima persona”. Oltre il velo –  di e con Preziosa Salatino –  si basa su storie vere, raccolte durante laboratori condotti in 7 città d’Italia, tra cui proprio Padova presso il circolo Nadir. Da Palermo a Torino, da Cagliari a Bologna, quello che emerge è un forte bisogno di riconoscimento e autodeterminazione. [Ingresso libero su prenotazione\inviare email a info@meteassociazione.it \ info].

Nel quadro della Settimana antirazzista giovedì 17 (ore 18:30) a Mediterranea Saving Humans Palermo (Via Monfenera,134) appuntamento con  Il gioco che unisce: Laboratorio di sperimentazione attiva sulle dinamiche, gli eventi e le azioni che gravitano attorno al fenomeno delle migrazioni. Dal search and rescue ai processi di inclusione e integrazione e l’importanza di fare rete.

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Lavoro Sociale: a che punto siamo? Presentazione report attività 2021: nono anno di attività dello Sportello sociale del C.s.a. Officina RebeldeCatania, mercoledì 16 ore 19:30 (Via Coppola 6)

È ormai evidente anche agli sguardi meno critici che le conseguenze più gravose di una governance dell’emergenza fondata su pratiche autoritarie si siano manifestate con maggior forza su quelle soggettività che già versavano in condizioni di marginalità sociale e/o economica. Sul piano della comunicazione, la sovrapproduzione di narrazioni pubbliche volte a individuare in specifiche categorie di cittadini capri espiatori utili a giustificare i fallimenti dell’azione politica ha contribuito a depotenziare i possibili conflitti, confinando lo scontro all’interno del tessuto sociale. Con l’introduzione della campagna vaccinale lo Sportello sociale ha intrapreso un’iniziativa pubblica in quartiere con l’obiettivo di fornire agli abitanti di origine straniera, spesso in condizioni di irregolarità, informazioni relative ai vaccini e all’ottenimento del green pass. La mancanza di percorsi chiari, unita alle lacune tipiche della nostra amministrazione pubblica, rende ancora più difficile per le soggettività migranti accedere ai servizi sanitari, rendendo ancora più evidente ed esplicito come, anche in ambito sanitario, l’inefficienza, la disorganizzazione e le la superficialità delle amministrazioni pubbliche si ripercuotano con maggio forza su soggetti già vulnerabili. Seppur in scala ridotta i dati presentati mostrano come, nel colpire soprattutto i redditi, l’emergenza pandemica abbia acuito le disuguaglianze già esistenti, agendo come amplificatore di criticità socio-economiche strutturali. L’erosione del welfare state, l’universalità delle problematiche di accesso alla giustizia, nonché l’aumento della povertà abbiano acuito il senso di sfiducia e la distanza tra cittadini e istituzioni, soprattutto tra quelle soggettività che manifestano difficoltà sociali ed economiche e vivono forme di esclusione, come dimostrato, tra gli altri casi, della difficoltà incontrate dalla campagna vaccinale nel raggiungere in particolare le frange più povere e i migranti, quantomeno del nostro bacino di utenza.

L’abbandono da parte dello stato della sua funzione sociale e del ruolo di fornitore di servizi essenziali e primari fa sì che su realtà autogestite come la nostra si sia scaricata impropriamente una grande responsabilità. Al contempo questo ci permette anche di comprendere l’estrema importanza del lavoro sul territorio svolto da innumerevoli soggettività come la nostra. Bisogna capire quali sono le esigenze reali delle persone strada per strada e quartiere per quartiere. Non abbiamo di certo i mezzi per fare fronte alle innumerevoli esigenze ed emergenze che abbiamo incontrato in questo anno e che incontreremo negli anni futuri, però nel nostro piccolo pensiamo che colmare questo vuoto “dal basso” sia importante perché solo in questo modo si possono creare reti sociali che diano vita a nuove forme di comunità che siano radicate nei propri luoghi e nelle contraddizioni di classe, come quella che vive lo sportello. E solo immaginando nuove forme di comunità, attorno a richieste ed a bisogni che vanno indagati e scavati a fondo, possiamo costruire nuove forme di lotta che ci permettano di porci nella sfida del presente. Entriamo nell’anno 2022 aspettandoci che le contraddizioni poste dalla crisi crescano. Noi lavoreremo perché crescano anche le alternative.

Sportello Sociale San Berillo – info

 

Contro ogni guerra, la pace non si arma. L’appello alla partecipazione lanciato dal Movimento NO MUOS è stato accolto da attivisti provenienti da tutta la Sicilia – comunicato Più di 1000 persone in piazza a Niscemi contro il MUOS e le guerre in atto – Numerosi i giovani partecipanti al corteo che si è snodato lunghe le arterie della città di Niscemi, dove, ad appena pochi minuti dal centro abitato e all’interno delle sughereta, sono in funzione le 46 antenne US NAVY e le tre mega parabole del MUOS, apparati di comunicazione di guerra degli Stati Uniti che espongono, ora più che mai, la Sicilia ai rischi dell’escalation di tutti i conflitti in atto. Negli interventi, sono stati ribaditi la condanna della guerra, giocata sul sangue dei popoli per gli interessi di chi lucra con gli spaventosi profitti dell’industria bellica, le speculazioni sul prezzo del gas, della benzina e dei generi di prima necessità che pagano come sempre le classi popolari e il rifiuto della militarizzazione crescente in ogni aspetto della vita sociale. In tanti interventi, è stata posta l’attenzione sulla spesa per gli armamenti, 26 miliardi nel bilancio statale per l’anno in corso a fronte della presunta difficoltà di aumentare i fondi per la spesa sociale, sull’utilizzo delle basi NATO e americane in Sicilia, come Sigonella, sul tentativo in atto di “normalizzare” la presenza di apparati militari all’interno delle scuole attraverso il PCTO, Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, in precedenza Alternanza Scuola Lavoro. Al centro dell’attenzione di numerosi comitati e realtà, anche il linguaggio dei media, sempre meno critico e obbediente ai dettati dell’apparato politico militare italiano e internazionale. E, a tal proposito, non ci stupisce il comunicato stampa emanato ieri pomeriggio prima ancora dell’inizio del corteo, in cui i vertici delle Forze dell’Ordine hanno esibito e comunicato la forza militare in campo in occasione della nostra manifestazione indetta non soltanto contro una guerra ma contro tutte le logiche di sopraffazione delle guerre imperialiste.

Il Movimento No MUOS rilancia l’appello alla partecipazione al presidio antimilitarista e antimperialista che si terrà a Sigonella domenica 20 marzo ore 10,30. Seguirà poi l’otto aprile 2022 alle 12,00 un sit in presso l’Ufficio Scolastico Regionale contro il PCTO (l’ex alternanza scuola-lavoro) nelle caserme. COMUNICATO nomuos.info

 

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