La Commissione Medico Scientifica Indipendente (CMSi), al momento formata da Prof. Marco Cosentino, Prof. Vanni Frajese, Dott. Alberto Donzelli, Dott.sa Patrizia Gentilini e Dott. Eugenio Serravalle, ha chiesto più volte un confronto serio e scientifico con il CTS e il governo sulla gestione delle strategie vaccinali, ma nessuna risposta è giunta ai ripetuti inviti.

Ora la CMSi ha dunque inviato un documento alle massime autorità governative in cui si riassumono i dati trasmessi durante Conferenza Stampa a Milano il 22 Dicembre 2021 (www.cmsindipendente.it ) e poi ripresi con approfondimenti nell’ambito del convegno scientifico e giuridico “Pandemia: invito al confronto”, avvenuto il 3 e 4 Gennaio 2022 a Roma. Nel documento vengono confutate, con dati alla mano, l’opportunità ed l’efficacia della politica sanitaria governativa verso la pandemia, fino a mettere in dubbio utilità e legittimità delle nuove restrizioni e imposizioni. L’intento è quello di arrivare ad un tavolo di confronto con il Governo e il CTS entro fine Gennaio 2022.

Il Coordinamento Internazionale Associazioni per la Tutela dei Diritti dei Minori (C.I.A.T.D.M.), il Coordinamento 15 Ottobre, l’Associazione ContiamoCi! e l’Associazione di Studi e Informazione sulla Salute (AsSIS), a seguito delle richieste della Commissione Medico-Scientifica Indipendente (CMSi), annunciano: “Possibile responsabilità penale in capo ai membri di Governo e del CTS (e a parlamentari per quanto di eventuale competenza) per reati gravi contro la persona e a titolo di dolo se entro fine gennaio Governo e CTS non apriranno, con sospensione delle imposizioni vaccinali anti-Covid-19, un Tavolo di confronto scientifico con la CMSi, come più volte richiesto”.

Si tratta di un’azione radicale, nel tentativo di far emergere verità scientifiche sulla pandemia oggi non considerate. Se il confronto non avverrà, dato che la conoscenza delle criticità nelle politiche sanitarie adottate comporta l’assunzione dei rischi che ne conseguono, gli organi politici e tecnici potranno essere ritenuti responsabili di reati gravi e gravissimi ai danni del popolo italiano.

I destinatari della missiva sono: Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Presidente del Consiglio Mario Draghi, Ministro della Salute Roberto Speranza, al Ministro del Lavoro Andrea Orlando, al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, Presidente della Camera dei Deputati On. Roberto Fico, Presidente del Senato On. Maria Elisabetta Alberti Casellati, capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità nonché Coordinatore del C.T.S. Prof. Franco Locatelli, Presidente dell’I.S.S. nonché portavoce del C.T.S. Prof. Silvio Brusaferro; componenti del C.T.S. Dott. Sergio Fiorentino, prof. Sergio Abrignani, dott.ssa Cinzia Caporale, dott. Fabio Ciciliano, dott. Giuseppe Ippolito, dott. Giorgio Palù, prof. Giovanni Rezza, ing. Alberto Giovanni Gerli, prof. Donato Greco, prof.ssa Alessia Melegaro; Presidente della FNOMCeO dott. Filippo Anelli, Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, e tutti i Parlamentari.

I temi cardine da affrontare, secondo la Commissione, sono i seguenti:

  • Mortalità totale nei RCT con vaccini a mRNA. Andamenti della mortalità totale 2021 vs 2020 (e anni precedenti) nei dati di EuroMoMo, Eurostat, Istat. Proposte: urge approfondire le possibili cause delle anomalie riscontrate e una moratoria per vaccinazioni giovanili-pediatriche (od obblighi di sottoporsi ad altre dosi).
  • Efficacia dei vaccini nel prevenire l’infezione: all’inizio buona, poi mediocre, nulla, negativa… Proposte: revocare gli obblighi vaccinali; ridiscutere con urgenza: Green Pass, 3e dosi, vaccinazione dei guariti, coinvolgendo nelle valutazioni anche altre componenti della comunità scientifica.
  • Bilancio danni/benefici della vaccinazione pediatrica, per i singoli e la comunità. Proposte: moratoria della vaccinazione pediatrica e della spinta ad altre dosi dopo la prima.
  • Valutazione dei reali rischi di trasmissione dell’infezione da parte di minori e adulti non vaccinati, nel confronto a medio termine con i rischi di trasmissione da parte dei vaccinati. Proposte: approfondire la discussione sul tema in base a dati certi e a una loro attenta interpretazione.
  • Sorveglianza attiva delle reazioni avverse vaccinali, ora sottostimate in misura enorme nei rapporti ufficiali AIFA, fondati sulla sorveglianza passiva.
  • Proposte: attivare subito una sorveglianza attiva anche campionaria, oppure analoga a v-safe dei CDC USA, e rendere pubblici i risultati.
  • Garanzie rispetto alla trasmissione dell’infezione fornite da un tampone antigenico ripetuto (es. 1-2 volte a settimana) rispetto alla vaccinazione con 2 dosi e a un Green Pass concesso per 6 mesi. Proposte: se si vuole limitare la circolazione del virus, un’alternativa immediata più efficace all’obbligo vaccinale per i lavoratori potrebbe essere un tampone antigenico 2 volte a settimana (con Omicron dominante, data la rapida inefficacia dei vaccini, potrebbe bastare ripeterlo 1 volta a settimana), anche direttamente nei luoghi di lavoro, dove possibile.
  • Un’ulteriore e approfondita analisi dei dati su efficacia e sicurezza dei vaccini a mRNA/DNA e dei test diagnostici PCR, su cui si basano decisioni di politica sanitaria con sproporzionate restrizioni alle libertà individuali, si può trovare anche nel documento stilato da un gruppo di ricercatori indipendenti reperibile al sito http://www.co-meta.eu/
  • Strategie nei confronti della pandemia: non puntare solo sui vaccini (né sulla vaccinazione universale). Proposte: impegnarsi anche in altre strategie di contrasto alla Covid-19, come: prevenzione primaria ambientale, stili di vita salutari (con prove di riduzione non solo della mortalità totale, ma anche di quella da malattie infettive), terapie precoci (considerando anche principi attivi di documentata ragionevole efficacia, sicuri, economici); e abbandonare cure scientificamente non supportate e potenzialmente iatrogene, a partire da “paracetamolo e vigile attesa”.


Infine la CMSi sottolinea: “Abbiamo fiducia nel fatto che la scienza, se libera da interessi e pressioni, sappia risolvere i problemi, non con pregiudizi o rifiuto di confrontarsi da parte degli scienziati prevalenti numericamente in un certo periodo, ma con la ricerca osservazionale e sperimentale, con validi metodi di indagine e analisi, raccolta dei risultati e comunicazione libera e trasparente delle conclusioni. Restando sempre aperti a rivedere le attuali convinzioni e paradigmi se nuove osservazioni mettono in discussione o ampliano le conoscenze. Ciò trova anche riscontro nell’art. 33 della Costituzione:
“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”, e implica che un dibattito fondato sull’accettazione del metodo scientifico non può essere soppresso, neppure dalle Istituzioni.
Mettere in dubbio, con l’onere della prova verità date per scontate non è un atteggiamento antiscientifico. Al contrario, qualsiasi censura del dibattito scientifico è controproducente per il pensiero scientifico stesso”.