Questa mattina un gruppo di attiviste e attivisti di Extinction Rebellion ha occupato, sedendosi, il Grande Raccordo Anulare, lanciando cosi la campagna di disobbedienza civile “ULTIMA GENERAZIONE”, che ha l’obiettivo di richiedere l’indizione di un’assemblea dei cittadini nazionale sul clima entro la fine del 2022 e un incontro pubblico con esponenti del governo per dibattere delle soluzioni per uscire dall’emergenza climatica. 

È cominciata oggi la campagna di disobbedienza civile Ultima generazione, promossa da alcune attiviste e attivisti di Extinction Rebellion Italia. 

Il gruppo composto da  “persone comuni che lavorano nel settore operaio, dell’insegnamento, della formazione, studenti e studentesse, che hanno lasciato il proprio lavoro e formazione per dedicarsi alla disobbedienza civile nonviolenta come strategia per” chiede “che il Governo istituisca una Assemblea di Cittadini/e nazionale deliberativa sulla giustizia climatica ed ecologica(…) e subito un incontro pubblico con dei rappresentanti del governo che riconoscano pubblicamente il fallimento del governo italiano e del Parlamento nell’affrontare la situazione drammatica in cui ci troviamo e l’intenzione di accogliere le Assemblee cittadine come strumento risolutivo.” 

La campagna consiste in “reiterate azioni di disobbedienza civile nonviolenta, che creino disturbo e impediscano il normale scorrere della vita economica della Capitale.” Le azioni proseguiranno fino a quando le attiviste e gli attivisti saranno accolti da una delegazione di governo.  Infatti, il primo atto della campagna è stato quello di recapitare delle missive ad alcuni esponenti del governo, non avendo ottenuto alcuna risposta, gli attivisti sono passati all’azione. Nel farlo, hanno invitato anche altre cittadine e cittadini preoccuparsi a sedersi e ad unirsi alla campagna. 

 

 

Quello delle Assemblee dei cittadini e delle cittadine è il terzo obiettivo di XR, che è attivo nazionalmente anche all’interno del comitato Politici Per Caso, che ha appena lanciato la campagna cittadini per il clima, per raccogliere le firme a supporto della proposta di legge di iniziativa popolare proprio sulle assemblee dei cittadini. Il movimento è riuscito a far modificare a Bologna lo statuto comunale, proprio per costruire, anche nel capoluogo emiliano un’assemblea dei cittadini e delle cittadine sul clima. Un processo di democrazia partecipativa chiave per il movimento per aumentare la partecipazione cittadina e trovare, nella maniera più consensuale possibile, le soluzioni per uscire dall’emergenza climatica ed ecologica. 

Successivamente a questo articolo, nelle prossime settimane, seguiremo la campagna e pubblicheremo diversi articoli di approfondimento sulle assemblee dei cittadini, per capire il processo e conoscere cosa si sta muovendo a livello locale e nazionale nel nostro Paese.