Per il ciclo “Dalla storia all’attualità: pace, ambiente, nonviolenza” e in concomitanza con la #COP26 in corso a Glasgow, si è svolta lo scorso 4 novembre presso la Sala Poli del Centro Studi Sereno Regis di Torino la presentazione del libro “La Colomba e il ramoscello – un progetto ecopacifista” curato dal Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR) edito da Edizioni Gruppo Abele.
Sono intervenuti
Pierangelo Monti, Presidente MIR Italia
Zaira Zafarana, MIR Italia e dell’International Fellowship of Reconciliation – IFOR
Valter Giuliano, giornalista ambientalista – Pro Natura
Con la moderazione di Angela Dogliotti Marasso (Centro Studi Sereno Regis, MIR Italia e Movimento Nonviolento)
Pierangelo Monti spiega che l’intento de libro è quella di definire un progetto eco-pacifista nel tentativo di far convergere il rinato interesse per l’ambiente con le istanze del movimento pacifista e nonviolento.
Non si tratta di un tentativo forzato e fuori contesto: diversi esponenti del movimento pacifista e nonviolento si sono in passato pronunciati sul tema ambientale; a partire da Gandhi che disse “La terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di tutti”.
Entrambi i movimenti cercano di porre rimedio ai due pericoli maggiori che mettono in discussione la stessa sopravvivenza umana: la crisi climatica ed i conflitti armati che possono sfociare anche in conflitti nucleari. Entrambi lottano per preservare le generazioni future.
Zaira Zafarana ricorda il lavoro fatto a livello internazionale dall’IFOR (International Fellowship of Reconciliation), movimento internazionale per la pace a base spirituale nato nel 1914 e di cui il MIR rappresenta l’affiliato italiano: dalle battaglie per il diritto all’obiezione di coscienza in tutti i paesi allo sforzo per costruire una cultura per la pace e la nonviolenza costruita su più elementi. Questo costante lavoro ha consentito a sei esponenti di IFOR di ricevere il premio Nobel per la pace.
Le difficoltà a coniugare le istanze pacifiste con le istanze ambientaliste si possono superare considerando i disastri ambientali presenti in tutta la filiera militare: a cominciare dall’apporto di gas serra dell’industria pesante applicata alle esigenze militari, fino all’inquinamento da metalli pesanti nelle zone di conflitto ed alla distruzione ambientale causata dai test nucleari.
Per questo IFOR ha chiesto la riduzione delle emissioni di gas serra dell’industria militare, comparto da sempre escluso da tutti i calcoli e dai progetti di riduzione delle emissioni di gas clima-alterante.
Valter Giuliano, giornalista ambientalista ed esponente di Pro Natura, si riconosce in quanto suggerito ne “La colomba ed il ramoscello” ed è ottimista sulla convergenza futura tra pacifismo ed ambientalismo anche in considerazione delle convergenze passate.
Negli anni ’70 le battaglie ecologiste contro le centrali nucleari civili si sono spesso saldate a quelle contro il nucleare militare, perché il nucleare civile è in parte giustificato, in termini economici, dalle ricadute sul nucleare militare.
Altro punto di connessione è la messa in discussione del modello lineare estrarre-produrre-consumare-dismettere che dal punto di vista civile si traduce nell’obsolescenza programmata e dal punto di vista militare significa utilizzare i conflitti per consumare le armi accumulate.
L’eco-pacifismo può essere una strada percorribile per superare il modello neoliberista a patto di riempire questo percorso di contenuti forti.
La colomba e il ramoscello. Un progetto ecopacifista
Movimento Internazionale della Riconciliazione
EGA-Edizioni Gruppo Abele, 2021
EAN 9788865792490