Bollettino di informazione della redazione di Pressenza sugli eventi della prossima settimana.

 

Settimana internazionale  del Reddito di Base 

Dal 20. al 26. Settembre 2021 si terrà la 14esima International Basic Income Week, che in Europa avrà lo slogan “Un milione per l’UBI”. Il riferimento, naturalmente, è al milione di firmatari per l’ICE. Ci sarà una maratona online dal vivo per il reddito di base, e molto altro. Usate la settimana del reddito di base per tenere eventi online o dal vivo sul reddito di base e l’ICE insieme ad altri attivisti come voi, o per raccogliere firme per l’ICE in entrambi i modi (online o – tramite il vostro coordinatore nazionale dell’ICE – su modulo cartaceo).

https://www.facebook.com/events/s/cingolani-ministro-della-truff/217269137048980/

 

tre incontri  “di avvicinamento” alla Pre Cop 26 di Milano 

organizzati da WILPF ITALIA.

Martedì 21 ore 9.30 – 11.00 Giulia Spada, antropologa medica,

“MIlitarismo e contaminazione del territorio in Italia: il caso sardo”, introduzione di Patrizia Sterpetti.

https://meet.google.com/iee-qfdp-hah

Martedì 21 ore 16.00-17.00, Bruna Bianchi, storica: “Rianimare la natura. Femminismo, ecologia e infanzia”, introduzione di Patrizia Sterpetti.

https://meet.google.com/agx-bmtf-nbh

Giovedì 23 ore 19.00-21.00, “Militarismo e contaminazione del territorio nel mondo”, Interventi di: Marilina Rachel Veca, Ennio Cabiddu, Mirella Cao, Elisa Monni, Marinella Correggia, Heidi Meinzolt e…Introduzione di Patrizia Sterpetti

https://meet.google.com/aya-ujuk-yuk

Cingolani, ministro della truffa ecologica. Perché la fissione nucleare non è.

Bologna – Mercoledì 22 settembre, ore 16.00, Piazza Puntoni – zona universitaria. Ne parliamo con:

– Angelo Baracca, attivista anti nucleare e docente di fisica all’Università di Firenze.

– Giorgio Ferrari, fisico nucleare e esperto di centrali nucleari.

Le parole del ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, che accarezza l’idea di rispolverare la fissione nucleare come fonte di energia “alternativa”, hanno scatenato un dibattito su un argomento che sembrava ormai superato.

In Italia la popolazione (altro che salotti dei “radical chic”) si è espressa non una, ma due volte (nel 1987 e nel 2011) con dei referendum abrogativi per la dismissione di tutti gli impianti nucleari e di qualsiasi programma nucleare. A sostenere questa causa c’è stata non soltanto una lotta ambientalista e di massa, ma anche la costituzione di gruppi di scienziati del settore che hanno dimostrato, dati alla mano, la concreta insostenibilità del nucleare per l’impatto che ha sull’ambiente a monte e a valle della produzione energetica – in termini di ricadute sulla salute al momento dell’estrazione, consumo di suolo per la costruzione delle centrali, consumo di acqua per gli ingenti impianti di raffreddamento, di produzione di scorie nucleari impossibili da smaltire – e sulla collettività, in termini di costi. Il nucleare di quarta generazione che propongono Cingolani e l’apparato della grande industria e dell’energia (in accordo con il ministro si sono subito pronunciati Eni e Fincantieri) non ha fornito finora risultati sperimentali incoraggianti, e non potrà raggiungere un livello di sviluppo tale da essere applicabile su larga scala prima di 20 anni.

Le parole di Cingolani, tuttavia, non capitano a caso. Aziende private italiane infatti hanno attinto ad ingenti finanziamenti per la messa a punto di centri di ricerca per il nucleare di nuova generazione.

Possibili ripercussioni di una simile svolta si potrebbero verificare anche in campo militare, considerata anche la presenza dell’Italia nella NATO e nel suo programma di condivisione nucleare.

Non dimentichiamo che Cingolani, ex CEO della Leonardo, conferma l’indirizzo privatistico di questo governo che mira a sfruttare le risorse del PNRR per il rafforzamento della competitività del Paese all’interno dell’Unione Europea attraverso finanziamenti e investimenti dirottati direttamente al privato, mettendo invece all’ultimo posto gli interessi della società tutta e la salvaguardia della salute e dell’ambiente.

Alla falsa transizione ecologica del governo va contrapposta una voce forte sul campo degli interessi reali della nostra generazione e delle classi subalterne di questo paese, che necessitano di risposte lungimiranti per non pagare ulteriormente il prezzo dell’infarto ecologico cui l’ambiente e l’uomo che ne è parte sta andando incontro.

Che cosa significa parlare oggi di reattori di IV generazione per la fissione nucleare? Quali interessi politici sottende il revival dell’atomo?

Organizza: Cambiare Rotta – organizzazione giovanile comunista – Noi Restiamo

 

Realizziamo un piano senza fossili e nucleare

giovedì 23 settembre 2021 dalle 16, dibattito; 

diretta video alla pagina https://facebook.com/FFFMilan

L’incontro analizzerà come l’attuale Piano Nazionale Integrato Energia e Clima continua a renderci dipendenti dalle fonti fossili: diversi relatori spiegheranno quali elementi del piano governativo ne impediscono una attuazione entro i termini previsti dagli accordi e dal piano stesso, ribadiranno l’importanza di tagliare le emissioni derivanti dalle attività militari, che pesano per il 20% sulle emissioni globali di CO2, proveranno a portare esempi di riconversione di industrie attive nella produzione di armi, e lanceranno un progetto atto a scrivere, nei mesi successivi, un diverso piano energia e clima.

Tale proposta rivolgerà i nuovi investimenti unicamente sulle energie rinnovabili, dimostrando che con una adeguata pianificazione e prevedendo le giuste modalità per dare attuazione ai piani, le rinnovabili sono soluzione adeguata a rispettare i target di riduzione delle emissioni di CO2 previste dagli accordi internazionali, avendo cura di introdurre nel PNIEC soluzioni che garantiscano al contempo la stabilità della rete elettrica in questa trasformazione e la riconversione degli impianti, a tutela dell’occupazione.

Il progetto per scrivere un PNIEC alternativo a quello del governo sarà sostenuto da una raccolta fondi pubblica, con l’intenzione di sostenere le spese di chi svolgerà lavoro di ricerca ed analisi sui dati, con la partecipazione ai lavori aperta anche agli attivisti che vorranno contribuire le loro idee e proposte d’indirizzo.

Partecipano: Alfonso Navarra (Disarmisti Esigenti); – Guido Viale/Mario Agostinelli (Laudato Si);  Marco Tombola (Weapons Watch);  Ennio Cabiddu (Sardegna Pulita – Riconversione RWM);  Leonardo Setti (Centro per le comunità solari);  Vittorio Bardi (Sì rinnovabili no nucleare);  Luigi Mosca (Armes nucleaires stop);  Daniele Barbi (Comitato antinucleare di Treviri);  Patrizia sterpetti (Wilpf Italia);  Fabrizio Cracolici e Laura Tussi (Memoria e futuro);  Keivan Motavalli (lancio del progetto per la scrittura di un pniec alternativo).

 

Memoria e futuro 

Presentazione del libro Memoria e futuro Sabato 25 settembre 2021 ore 18

Con Fabrizio Cracolici, Alfonso Navarra, Laura Tussi 

Con la partecipazione di Vittorio Agnoletto 

Intervento di Giuseppe Musolino 

Musica e note di impegno civile e di Resistenza : Marco Chiavistrell, Renato Franchi 

Diretta FB su Pressenza Italia

 

Ghedi: Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari

Un vasto schieramento di associazioni pacifiste organizza per il 26 settembre una manifestazione e flash mob davanti alla base militare di Ghedi, Via Castenedolo 25.

Inizio ore 10.00 fino alle ore 12. Presentazione della campagna “Italia Ripensaci!”; flash mob. Gli organizzatori consigliano di vestirsi di bianco e portare la bandiera della pace.