Dalla fine del 2016, insieme ad altri paesi dell’Unione Europea e con il sostegno delle istituzioni dell’UE, l’Italia ha creato un ambiente ostile per i difensori dei diritti umani e le organizzazioni della società civile che svolgono missioni di soccorso in mare, con l’obiettivo di ridurre il numero di persone che raggiungono l’Europa in cerca di protezione o di una vita migliore.

Il procedimento penale nei confronti dell’equipaggio della Iuventa – la nave di soccorso tedesca dell’Ong Jugend Rettet – sta diventando sempre più una cartina di tornasole della capacità e della volontà delle autorità italiane di fermare l’abuso del diritto penale per dissuadere i difensori dei diritti umani dall’assistere rifugiati e migranti in mare.

Chiediamo alle autorità italiane di chiudere il caso contro l’equipaggio di Iuventa e le altre Ong, fermare ogni criminalizzazione dei difensori dei diritti umani e proteggere le loro attività, anche rivedendo la definizione del reato di facilitazione dell’ingresso irregolare.

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