Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia  -a cura RedazionePA-

 

#Catania Pride ritorna il 4 settembre. Assemblea pubblica per la costruzione del percorso percorso il più largamente condiviso che comprenda il maggior numero di soggetti

oggi ore 18:00  – Via Crociferi, 40 promossa da Catania Pride

Assistiamo a una paurosa escalation di vittime della violenza omolesbobitransfobica e femminicida a opporsi alla quale abbiamo un DDL Zan che trova ancora ostacoli e ostruzionismo in una politica che non ha recepito le istanze di libertà e sicurezza di una larga parte della popolazione che si vorrebbe mantenere nella discriminazione più reazionaria.
Consapevoli di ciò e avvertite le istanze della comunità che a gran voce reclama il suo Pride per gridare ad alta voce la propria rabbia, abbiamo fissato per il 4 settembre la data del prossimo Catania Pride, non già per una fuga in avanti ma per ragionata scelta nel quadro delle condizioni di fattibilità. È, come sempre, nostra volontà costruire un percorso il più largamente condiviso che comprenda il maggior numero di soggetti bene intenzionati a costruire.

Per questa ragione ci vediamo oggi presso il Cortile della CGIL sito in via Crociferi 40, dove si terrà la prima assemblea pubblica per verificare le disponibilità a un percorso condiviso alla attiva collaborazione nei vari campi di azione, nonché per dare risposte pubbliche a domande e criticità che al momento hanno avuto una impropria allocazione, sia soggettiva sia non rappresentativa.
Per quanto ovvio, ripartiremo da dove ci siamo lasciati a causa della pandemia e da ciò che fu licenziato dal precedente Comitato 2019.
Rimbocchiamoci le maniche e accendiamo i motori! Il #CataniaPride sta arrivando.

info-comunicato

 

 

Dopo il lancio della campagna #AbolishFrontex con azioni in 8 paesi il 9 giugno, c’è stato un richiamo per riportare la campagna in piazza – Giornata mondiale del Rifugiato

Catania, domenica 20 ore 10 – conferenza stampa, piazza Maravigna (sede Frontex)

Dopo il lancio della campagna #AbolishFrontex con azioni in 8 paesi il 9 giugno, c’è stato un richiamo per riportare la campagna in piazza domenica 20 giugno, Giornata mondiale del rifugiato: ABOLIRE FRONTEX ! È stata lanciata una nuova campagna promossa da centinaia di attivisti/e e associazioni che lavorano sui confini d’#Europa in supporto alle #personemigranti. Lo scopo è chiudere l’agenzia #Frontex.

Frontex è l’agenzia di frontiera dell’Unione europea, un attore chiave nel far rispettare il regime di frontiera dell’#UE. È responsabile di violazioni sistematiche dei diritti umani attraverso le sue operazioni, il coinvolgimento nelle deportazioni e nei respingimenti, e la cooperazione con paesi terzi non sicuri.

Frontex incarna le politiche migratorie e di frontiera #repressive e #razziste più di ogni altra organizzazione. Grazie a Frontex, la “Fortezza Europa” ha ucciso oltre 40.555 persone dal 1993: annegate nel Mediterraneo, fucilate alle frontiere, morte nei centri di detenzione ed espulsione, torturate e uccise dopo la deportazione.

È tempo di abolire Frontex e il sistema che rappresenta. #AbolishFrontex

Unisciti alle azioni di questa giornata per attirare l’attenzione sul regime delle frontiere dell’UE e sul ruolo chiave di Frontex in esso. Il ‘Frontex Scrutiny Working Group’ al Parlamento europeo, che ha indagato sul coinvolgimento dell’agenzia in respingimenti e violenze alle frontiere, sta per concludere il suo lavoro. Sappiamo che, nella migliore delle ipotesi, ciò porterà ad alcuni cambiamenti estetici finché la militarizzazione delle frontiere e l’allontanamento delle persone in movimento rimarranno elementi centrali delle politiche migratorie razziste dell’UE.

Per info: http://abolishfrontex.org/ catanianofrontex@gmail.com viaVecchiaOgnina56Ct

comunicato

 

 

Catania con la Palestina! Rompiamo il silenzio per chiedere alla comunità internazionale l’intervento di condanna su quanto sta avvenendo malgrado la “Tregua” nominale proclamata da Israele dopo aver ucciso centinaia di persone, tra cui 67 bambini

Domenica 20 ore 17:30 Piazza dell’Università   

l popolo palestinese continua ad essere sotto attacco: la striscia di Gaza è distrutta e isolata dalle forze di occupazione israeliane, le stesse che minacciano ancora di cacciare dalle loro case più di 7 mila palestinesi che vivono a Sheikh Jarrah e in altri quartieri di Gerusalemme Est. Nonostante la “Tregua” le vite dei palestinesi continuano ad essere messe a rischio da un’operazione di pulizia etnica condotta da Israele in questo momento con il pieno consenso in Italia dei partiti al parlamento, dal PD e Italia Viva, passando per il Movimento 5 stelle, fino alla Lega, Forza Italia e Fratelli D’Italia, che circa un mese fa sono scesi in piazza sventolando la bandiera insanguinata d’Israele.

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A 20 anni dal G8 di Genova, per ribadire la forza delle ragioni di quel movimento internazionale antiliberista No al G20 Lavoro e Istruzione: voi il problema, noi la cura 

Catania, lunedì 21 ore 16:30 – Assemblea pubblica Cinema King via A. De Curtis, 14.

Catania è stata scelta dal governo italiano per ospitare, il 22 e il 23 giugno 2021, una sessione del G20, un forum di cui fanno parte i 20 paesi più industrializzati, che si confronterà su “Lavoro e Istruzione”. Al di là degli esiti fallimentari di queste riunioni, soprattutto in un periodo come quello attuale segnato da una conflittualità sempre crescente fra i Paesi che parteciperanno al forum, è tuttavia  fondamentale utilizzare anche questa occasione per ribadire che è possibile parlare di futuro solo se si rimettono in discussione gli attuali “equilibri”, che producono guerra, devastazione ambientale, sfruttamento, sessismo, razzismo e negano il diritto al lavoro, alla salute, alle cure, alla casa e all’istruzione.

Durante l’assemblea sarà esposta la mostra fotografica di Sicilie Zapatiste su esperienze di viaggi in Chiapas.

Per partecipare alla riunione da computer, tablet o smartphone https://global.gotomeeting.com/join/780068261 Codice accesso: 780-068-261 –

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Il Sud è perduto se non si ribella. Una proposta su istruzione, lavoro e nuovo ruolo dello Stato che affronti la nuova questione meridionale “né indipendentista né piagnona” 

Catania, martedì 22 ore 11:00 – Cinema King e diretta Federazione del Sociale USB

Il G20 su Istruzione e lavoro che si terrà a Catania il 22 e 23 giugno, pur attraversato da contraddizioni tra i soggetti statali coinvolti, non segnerà certo per il nostro Paese l’avvio di una fase di ripensamento di un modello sociale basato su precarietà, sfruttamento ed esclusione sociale, utilizzando l’avanzamento tecnologico nel mondo del lavoro come guida indiscutibile nella formazione delle giovani generazioni e come ulteriore sbilanciamento nei rapporti fra le classi.
Emigrare sembra essere una delle poche alternative per migliaia di giovani meridionali, mentre per chi resta il lavoro ha per lo più le caratteristiche dello sfruttamento, del precariato cronico e dell’assenza delle tutele. Soprattutto per le donne, per i giovani e per i migranti, spesso utilizzati in forme semischiavistiche. A tutto questo si aggiungono l’utilizzo selvaggio del territorio, l’inquinamento dei suoli, l’abbandono delle aree interne e la speculazione come tratti caratteristici della questione ambientale al Sud che il PNRR evita di affrontare.
C’è bisogno di costruire una nuova rete di relazioni e condivisioni tra le tante battaglie e vertenze che animano il Sud: un movimento che dia risposta alla sete di giustizia e di cambiamento che il Sud reclama da tanto tempo e che sappia parlare alla classe sfruttata delle altre aree del Paese.

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Corteo NO G20 Catania. Milioni di lutti, PIL globale in picchiata, esplosione della disoccupazione di massa e allargamento sociale della povertà di portata planetaria. Quali aspettative dal vertice-2021?

22 giugno – martedì 22 ore 16:00 Piazza della Repubblica

Come già accaduto con il G7 di Taormina del 2017, il governo e le élite politiche-imprenditoriali locali e nazionali tenteranno di riproporre durante il meeting di Catania, un’immagine del tutto falsa e mistificante della città e dell’intera Sicilia: ne occulteranno le devastanti condizioni sociali ed economiche, la preminenza del lavoro nero e sottopagato, la dilagante povertà delle periferie metropolitane e di quasi tutti i centri minori, la condizione di assoluta precarietà di vita delle nuove generazioni, le intollerabili discriminazioni di genere nell’esercizio delle attività lavorative, lo sfruttamento e le condizioni di semi-schiavitù nel settore agricolo (vittime in particolare i lavoratori migranti), l’insostenibilità ambientale ed occupazionale dei poli petrolchimici, il dissesto delle coste e dei territori, l’inesorabile consumo di suolo promosso a uso e beneficio degli speculatori dell’edilizia, la contestuale negazione del diritto alla casa per centinaia di migliaia di cittadini.

Il G20 a Catania avrà come obiettivo anche quello di riprodurre l’ipocrita e cinica narrazione della “Sicilia ponte di pace”, quando al contrario, da più di 40 anni, l’Isola è stata trasformata in una piattaforma per le operazioni di guerra in mezzo mondo di Stati Uniti d’America, Italia, Ue, partner NATO ed extra-Nato ed estrema frontiera della guerra alle migrazioni mediterranee. In quest’ottica si inserisce lo stesso governo italiano che con il Recovery Fund, in un quadro che penalizza pesantemente il Sud accentuandone la dipendenza economica e produttiva, ha scelto di privilegiare le “autostrade digitali”, la telefonia cellulare, la cyber security e il complesso militare-industriale,

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Crisi, Riproduzione, Lotte. Dialoghi di Ecologia Politica Network sulla pandemia: un momento decisivo di ricostruzione per un discorso diverso ma anche per un mondo diverso

venerdì 25 ore 17:30  – Hotel Patria Autogestito –  Ecologia Politica – Palermo

Presentazione del libro Dialoghi sulla pandemia – crisi, riproduzione, lotte” (Ed.RedStarPress), a cura di Ecologia Politica Network, una rete di soggettività, realtà ed esperienze di lotta che nasce dalla necessità di cogliere e approfondire le contraddizioni del presente dotandosi delle lenti della critica dell’ecologia politica, in particolare nel leggere la pandemia come uno dei sintomi della crisi ecologica globale. Questo volume raccoglie i testi di alcuni dei seminari on-line che sono stati organizzati durante il lockdown generale a partire dal marzo 2020, fino a comprendere interventi e riflessioni sviluppatisi durante il corso di tutto l’anno in diverse occasioni di confronto e lotta.

La crisi pandemica  – dicono da EPN – non è stata casuale, è il frutto di un rapporto di prevaricazione continua nei confronti del pianeta: dividere emergenza climatica \ ambientale e pandemia non solo non è fruttuoso, ma è anche errato, poiché esse hanno la stessa origine e sono strettamente legate tra loro, così tanto da essere l’una interna all’altra.

Sui temi trattati dal volume la Rete di Ecologia Politica ne discuterà con Salvo Torre dell’ Università di Catania
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DZ\Disoccupazione Zero – Se questo è un lavoro: «Noi ci domandiamo quando verrà il momento di ribellarsi a tutto ciò?» anche in memoria di Adil Belakhdim «ammazzato in nome del profitto»

Catania, domenica 27 ore 18:30 – Piazza Tricolore – comunicato

Primo appuntamento pubblico per far parlare disoccupati, lavoratori di ogni categoria e artisti su un mondo privo totalmente di diritti. Mentre a Catania vi sarà il G20 sul tema del lavoro, il sud Italia si trova ai vertici delle statistiche per disoccupazione, per bassi salari, per emigrazione di giovani, per carenza in ogni settore pubblico e privato. Ma anche al nord le cose non vanno meglio, basti ricordare i fatti accaduti nel piazzale della logistica di Tavazzano, in provincia di Lodi, e l’uccisione di Adil Belakhdim “AMMAZZATO IN NOME DEL PROFITTO!”, così come scrive in un  comunicato  il SiCobas, il sindacato di cui Adil era un dirigente nazionale.

«Le aziende private – scrivono da DZ – sono ormai  disposte a tutto pur di aumentare i loro fatturati milionari, umiliando qualsiasi cittadino e calpestando il bene collettivo». Ed ecco che Disoccupazione Zero, a partire dalla morte di Adil (il lavoratore-sindacalista di 37 anni, padre di due adolescenti che da ora saranno orfani, «investito apertamente da un camion perché lo sciopero nei  magazzini della Lidl doveva finire» e che aveva osato «rivendicare i propri diritti e una vita migliore») e dalla drammatica situazione  occupazionale che stiamo attraversando – non solo a causa della pandemia – DZ, dicevamo, nel chiamare tutti alla lotta, lancia un grido che vuole essere di speranza: «Noi ci domandiamo quando verrà il momento di ribellarsi a tutto ciò?»

Con questa iniziativa di piazza, a summit G20 concluso, il gruppo catanese si propone di far conoscere l’ipotesi di “legge-Disoccupazione Zero”, quale proposta strategica «in grado d’invertire la rotta di questi anni, e cambiare radicalmente le cose». La manifestazione sarà accompagnata dal concerto della band siciliana Orange Bloody Orange.

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