Prima del trilogo finale della PAC (Politica Agricola Comunitaria), previsto per il 25/26 maggio, i giovani attivisti per il clima hanno esortato Timmermans a riconoscere il fallimento dei negoziati, ritirare l’attuale proposta e presentare una nuova riforma che protegga il clima, la biodiversità e gli agricoltori.
la Commissione europea deve trarre le conseguenze da una proposta di riforma della PAC che distrugge ulteriormente il clima e la biodiversità e non riesce a proteggere gli agricoltori europei.
Lunedì 17 maggio 2021, gli attivisti di #WithdrawTheCAP Sommer Ackerman, Maximilian Herzog, Valentina Ruas, Martina Comparelli, Greta Thunberg, Luisa Neubauer, Anuna De Wever e Adélaïde Charlier hanno incontrato online il vicepresidente della Commissione UE Frans Timmermans. L’incontro si è tenuto alla luce della campagna in corso #WithdrawTheCAP che critica l’attuale processo della PAC come uno schiaffo in faccia a chiunque sia preoccupato per il clima e il collasso ecologico, nonché la rapida perdita di agricoltori in tutta Europa. È importante notare che l’incontro ha avuto luogo una settimana prima dell’ultimo trilogo della PAC, previsto per il 25/26 maggio.
Nella riunione, a Frans Timmermans è stato nuovamente chiesto di ritirare la PAC, date le sue irresponsabili insufficienze, come il fatto di non essere in linea con l’Accordo di Parigi e nemmeno con la Legge sul Clima, così come la stessa strategia della Commissione sulla Biodiversità e Farm2Fork. Dopo che Timmermans aveva ripetutamente sostenuto negli ultimi mesi che “il fallimento non è un’opzione” e che gli attuali negoziati sulla PAC potevano portare al Green Deal, #WithdrawTheCAP ha reso chiaro che la Commissione deve ora riconoscere il fallimento dei negoziati.
“La PAC attualmente proposta è stata continuamente annacquata mentre i leader europei facevano discorsi roboanti sulle loro presunte politiche climatiche ambiziose. Questo è un chiaro segnale che non stanno ancora trattando la crisi climatica come una crisi. Se lo facessero, metterebbero la mitigazione del clima al primo posto in ogni politica, non solo in quelle che si riferiscono esplicitamente al clima”. -Martina Comparelli
“Ritirando questa devastante proposta della PAC che danneggia il clima, la biodiversità e, soprattutto, non migliora il reddito delle piccole e medie aziende agricole, si decide la credibilità della Commissione. Non accetteremo mai quando i nostri leader non mantengono le loro promesse. Quindi ora è il loro momento di brillare”. -Maximilian Herzog
Qui, possiamo scrivere qualcosa sulle nostre reazioni a ciò che Timmermans ha detto nella riunione 🙂
“Gran parte del degrado ambientale nel Sud del mondo è dovuto alle politiche agricole europee. Il fatto che la PAC venga portata avanti nonostante i numerosi contro-consigli della comunità scientifica significa non solo una minaccia per i cittadini europei, ma anche per molteplici comunità nel mondo che già soffrono degli effetti dello sfruttamento ambientale e sociale promosso dall’UE.” -Valentina Ruas
“La mia passione per la PAC deriva dalla mia convinzione che oggi c’è uno scollamento tra le persone, l’agricoltura e la natura. Non è la prima volta che la PAC viene protestata e non sarà l’ultima. Noi, il popolo, non possiamo essere sempre nella stanza, ma dovremmo esserci quando conta. Dobbiamo chiedere di più ai nostri media; dobbiamo chiedere di più ai nostri governi e ministeri”. – Sommer Ackerman
Negli ultimi mesi, dopo aver raccolto più di 71.000 firme per la sua lettera aperta, il movimento #WithdrawTheCAP ha pubblicato le sue richieste, ha lavorato molto sull’educazione del pubblico, si è collegato con le associazioni degli agricoltori e si è impegnato in numerosi incontri personali con la Commissione europea. Come punto culminante, il movimento ha organizzato una discussione pubblica in live-streaming con Wolfgang Burtscher, direttore generale della DG Agricoltura, che può essere vista qui. Inoltre, #WithdrawTheCAP ha unito le forze con WeMove e Birdlife attraverso una petizione che è già stata firmata da oltre 157.000 persone.