Da pochi giorni ‘Liberi dentro-Eduradio’ va in onda in Emilia-Romagna sulle frequenze di Radio Città Fujiko 103.1 e anche  in tv sul canale tv digitale 636 di  Teletricolore.

Il palinsesto prevede lezioni scolastiche di italiano, storia, geografia, scienze e francese, rubriche culturali sulla letteratura e sulla cultura araba, messaggi spirituali, consigli di lettura. Radio e la tv diventano canali per oltrepassare  i confini delle singole celle e far arrivare dentro al carcere le voci di insegnanti, associazioni di volontariato, dei Garanti dei diritti delle persone private della libertà, dei rappresentanti delle fedi religiose. Riascoltabili in podcast sul sito di Liberi dentro https://liberidentro.home.blog.

Ne parla Ignazio Di Francesco, esperto di islam e monaco dossettiano, animatore dell’iniziativa:

“Un ponte tra città e carcere, nella stagione del distanziamento sociale da emergenza sanitaria, la città si fa più vicina  a quel ‘luogo separato’ che è il carcere. Il piccolo miracolo della solidarietà si produce con la ripresa delle trasmissioni radio/tv “Liberi dentro-Eduradio” un progetto realizzato in collaborazione tra la neonata associazione Insights e le tante anime del volontariato e delle realtà che interagiscono con il progetto rieducativo e risocializzante delle persone recluse.

La prima partenza era stata in aprile 2020,nel pieno della prima ondata della pandemia che aveva sconvolto le vite di tutti e, in modo ancora più profondo, la vita del carcere. C’erano state le rivolte, la sospensione di tutte le attività scolastiche e formative. Eduradio è comunque riuscito ad andare in onda da aprile ad ottobre, con il concorso della scuola primaria del carcere (CPIA),delle due maggiori associazioni di volontariato in carcere (AVOC e Poggeschi per il carcere) e di altri enti.

A Natale uno speciale di tre giorni, quasi 12 ore di trasmissione, con teatro, musica, docufilm, ospiti, che sembrano abbiano ottenuto uno speciale gradimento dalle persone recluse.

“E’ con grande piacere che ti dico che tutta la sezione ha seguito la programmazione a noi dedicata…  La tenevamo ad alto volume” scrive una donna detenuta nella sezione femminile del carcere.

Le fa eco un ragazzo albanese della sezione maschile: “Ho seguito tutti gli appuntamenti di Eduradio e devo dire che è stato molto emozionante. Il fatto di vedervi e non soltanto di ascoltarvi come nelle puntate precedenti ha avuto un impatto maggiore che ha coinvolto tanti detenuti”.Ora ci sono programmi sette giorni su sette, sino al 18 Aprile,poi si vedrà. Asp Città di Bologna entra come partner del progetto. Alla trasmissione quotidiana di intrattenimento, notizie, ospiti e musica, si aggiunge un altro spazio quotidiano di mezz’ora dedicato a tematiche specifiche. A grande richiesta dei detenuti ci sono le compagnie teatrali che da anni lavorano in carcere. AVOC cura il laboratorio di Scrittura della vita, il Poggeschi per il carcere un laboratorio di giornalismo e un altro di educazione alla cittadinanza,in collaborazione con il magistrato emerito Maurizio Millo. L’associazione Altro Diritto cura una sua rubrica di taglio giuridico, mentre l’Equipe sanitaria del carcere mette in onda una trasmissione di educazione alla salute. Note libere è la sigla di un gruppo di musicisti, coordinati da Maria Chiara Gallo, promessa della lirica italiana, che offre una rubrica settimanale di educazione musicale,particolarmente apprezzata in carcere. In risposta alle richieste formative giunte dalle persone recluse, Fomal cura ‘Chef al fornelletto’ , rubrica domenicale di cucina che insegna a preparare pranzi sul minuscolo fuocherello consentito nelle camere di detenzione. Infine una rubrica curata dal cappellano del carcere.

Tutto questo va in onda, per l’area di Bologna, su Radio Città Fujiko 103.1 e in tv su Teletricolore (canale 636),che copre l’intera regione. Questo perché Liberi Dentro-Eduradio ambisce a raggiungere tutte le case circondariali dell’Emilia-Romagna. Una rete di buone notizie per il carcere e le città”.