Venegono Inferiore, si è tenuto il 22 Gennaio un sit-in davanti ad uno dei cancelli di Leonardo per celebrare il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari “ed esigere che anche il nostro Governo lo firmi e che rimuova le stesse dal suolo italiano”.

Erano presenti una trentina di persone in delegazione anche delle associazioni Abbasso la Guerra, Punto Pace di Tradate, I Care di Travedona Monate, 4 Passi di Pace Saronno, GASamos Saronno, La Vela Coop di Cislago, Comitato Varesino per la Palestina, Un’Altra Storia Varese, Ubuntu, nAzione Umana, Donne in Nero Varese e Kinesis Tradate.

“Abbiamo appeso striscioni e fatto sventolare bandiere della Pace – spiegano gli attivisti – Abbiamo letto il nostro documento e la giovane Ester ha fatto un bellissimo intervento. Sono stati letti anche i nomi dei Paesi che questo Trattato han reso operativo”.

Ma non solo. E’ stato simulato col simulacro di una B61-12 un attacco termonucleare, con tanto di sirene, in coro, e i presenti che tentavano di mettersi in salvo, al riparo. L’esplosione non è potuta avvenire perché un paio di pacifiste ha ricoperto la bomba di bandiere della Pace, annullandone l’efficacia.

Per tutta l’iniziativa, che si è tenuta ovviamente all’aperto, sono state rispettate le norme anticovid.

Il presidio è stato preceduto da un documento sottoscritto da oltre 55 associazioni del Varesotto, nel quale si indicano anche le responsabilità di Leonardo nella produzione degli F35, vettore nucleare che sarà pienamente operativo nelle basi di Ghedi (Bs) ed Aviano (Pn), e degli M346 pensato per addestrare i piloti per gli F35 stessi.

È questa una ripresa della attività contro le armi nucleari in provincia di Varese.

Elio Pagani