Dopo un dibattito durato 20 ore, la Camera dei deputati argentina si è espressa con 131 voti a favore del diritto all’aborto libero (senza sanzione), mentre 117 deputati hanno votato contro e altri sei si sono astenuti. Come una marea verde, migliaia di donne si sono riversate nelle strade per festeggiare il risultato dopo mesi di restrizioni sull’ uscire per il coronavirus. Già la sera prima dell’inizio della sessione plenaria, le donne si erano radunate davanti alla sede della Camera dei deputati, vegliando per tutta la durata della sessione.

La data per la votazione del disegno di legge non è stata scelta per caso. Il 10 dicembre si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti Umani. Diversi parlamentari vi hanno fatto riferimento. Il giorno precedente era anche il primo anniversario dell’insediamento dell’attuale presidente Alberto Fernández, ma questa coincidenza è stata menzionata solo da un deputato. Ora la proposta di legge dovrà essere votata dal Senato. Al tentativo precedente, l’emendamento era fallito, ma ora ci si aspetta un esito positivo della votazione, soprattutto perché Fernández stesso ha contribuito ad avviare questo progetto di legge. All’epoca, Fernandez aveva dichiarato che era “responsabilità dello Stato prendersi cura della vita e della salute delle donne che decidono di abortire all’inizio della gravidanza”. Criminalizzarle “non ha portato nulla di buono” perché gli aborti sono stati comunque praticati in segreto, e con “preoccupante frequenza”.

Il Senato dovrebbe votare entro l’anno

La votazione al Senato dovrebbe aver luogo, se possibile, entro la fine dell’anno, anche se alcuni politici hanno fatto notare che la vicinanza a una delle più importanti feste cristiane non era un momento propizio per il voto.

Le argomentazioni di entrambe le parti del dibattito sono ben note. Chi vuole che l’aborto rimanga una pratica proibita e clandestina, parla di “diritto alla vita” e di “inizio della vita umana nel momento del concepimento”. Chi invece vuole portare l’aborto nell’ambito dell’assistenza sanitaria pubblica chiede di fermare le morti per aborti clandestini. La legge consentirà l’aborto fino alla 14° settimana senza restrizioni, con un massimo di dieci giorni tra la richiesta e l’intervento.

Traduzione dal tedesco di Thomas Schmid. Revisione di Lorenzo Paveggio.