Il 29 ottobre, le 41 persone detenute nel Centro di internamento per stranieri (CIE) di Aluche a Madrid, Spagna, hanno iniziato uno sciopero della fame a oltranza per chiedere il loro rilascio. Denunciano il pericolo a cui sono esposti, soprattutto a Covid-19, date le condizioni in cui vivono.

Lo hanno reso noto attraverso un video che è girato sui social network in cui dichiarano: “Siamo rinchiusi, senza misure e senza possibilità di scelta, non possiamo essere deportati!”

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Testo del Twitt: Le 41 persone di Aluche stanno facendo uno sciopero della fame a oltranza da questa mattina. Le loro vite sono a rischio a causa di #COVID19
-Siamo rinchiusi, senza misure, senza opzioni. Non possiamo essere espulsi!

A sostegno della loro protesta, il movimento #CIEsNo sta portando avanti una campagna sui social networks e ha indetto un raduno domenica 1 novembre, alle 17.00, davanti al CIE di Aluche.

Traduzione dallo spagnolo di Silvia Nocera