Il giornale scandalistico Blesk ha pubblicato le foto del Ministro della Sanità Roman Prymula mentre usciva senza la mascherina da un ristorante, che tra l’altro doveva essere chiuso in base ai provvedimenti predisposti dallo stesso ministro. Il Premier Andrej Babis ne ha chiesto le immediate dimissioni, ma Prymula si è rifiutato adducendo scuse poco convincenti. La cosa ha colpito molto la popolazione, divisa tra chi ritiene che questo episodio sia una colpa minore e chi lo vede come una grande offesa nei confronti della gente a cui si chiede fiducia e rispetto delle regole.

La situazione della pandemia in Repubblica Ceca è molto preoccupante. I dati del numero dei contagi rispetto al numero di abitanti sono i più alti d’Europa. Alcuni ospedali sono quasi pieni e nelle ultime settimane il numero di decessi è aumentato esponenzialmente. Proprio da pochi giorni il governo ha deciso di attuare misure molto restrittive, chiudendo tra l’altro quasi tutti i negozi e le scuole.

Il sistema sanitario è efficiente e conta su un numero di posti letto superiore alla media europea, ma non regge l’impatto della crescita esponenziale dei contagi. Cosi a Praga è stato allestito in 10 giorni un ospedale dedicato ai malati covid in grado di ospitare 500 pazienti e uno nuovo si sta allestendo a Brno con 300 posti letto. Il governo ha anche chiesto aiuto alla comunità internazionale. Dall’Ungheria, dall’Olanda, dall’Austria e anche dalla NATO dovrebbero arrivare centinaia di ventilatori. Senz’altro è un aiuto, ma non risolve il problema più grande che è la carenza di personale medico, colpito sensibilmente dal contagio.

Il Premier ha incontrato il Presidente della Repubblica Zeman per proporre un nuovo Ministro della Sanità. Per ora la decisione è stata rimandata al prossimo martedì, ma Zeman ha chiesto che Prymula, epidemiologo di grande esperienza, rimanga a lavorare nel ministero. La sensazione è di grande confusione e l’atmosfera generale di preoccupazione e incertezza.

Da marzo ad agosto la Repubblica Ceca aveva contenuto con successo la diffusione del covid, sia grazie ai provvedimenti relativamente tempestivi presi dal governo che ai comportamenti delle persone. Non era stato necessario l’utilizzo delle forze dell’ordine o di multe salate per far rispettare le misure. Se nei 6 mesi che vanno da marzo ad agosto le persone contagiate erano 24.500 e i decessi 427, solo nel mese di ottobre i nuovi contagi sono stati 170.000 e i decessi circa 1.350. Il governo ha chiesto scusa ai concittadini per l’errore fatto ad agosto, quando sarebbe stato necessario alzare la guardia.

Oggi, oltre alla preoccupazione e a volte al panico per la situazione, ci sono larghi strati della popolazione che non vedono nel covid qualcosa di pericoloso. In generale si è persa fiducia nel governo. Le opposizioni, che nei mesi precedenti avevano criticato duramente ogni misura restrittiva che il governo voleva prendere, ora lo criticano per non aver fatto abbastanza.

Mentre gli epidemiologi lasciano intendere che solo un lockdown può invertire la tendenza, gli aiuti economici predisposti dal governo sono insufficienti a compensare le perdite. Contemporaneamente i social sono sommersi di dichiarazioni e appelli che affermano che la pandemia è una montatura.

Questo episodio riguardante il Ministro della Sanità non poteva avvenire in un momento peggiore.
E’ necessario un aiuto internazionale, ma sarà difficile che questo possa arrivare in maniera adeguata dai paesi europei, in quanto versano in situazioni simili. Un aiuto valido potrebbe arrivare dalla Cina, libera in questo momento dall’incubo del covid e in crescita economica, ma è una strada difficile da percorrere per la grande influenza che gli Stati Uniti hanno nella politica di Praga.

La speranza è che il popolo ceco in questo momento difficile tiri fuori il meglio di sé, come ha fatto in primavera con grande solidarietà e creatività.