Le nostre manifestazioni in Italia sono una protesta contro Alassane Dramane Ouattara presidente della Costa d’Avorio e il suo governo.
Il nostro raduno a Milano è per dire NO ad un terzo mandato anticostituzionale e per chiedere il rispetto della Costituzione in essere.
Gli artt. 35 della costituzione del 2000 «Le président de la république est élu pour 5 ans, il est rééligible une seule fois», 55 della costituzione del 2016 «Le président de la république est élu pour 5 ans, il est rééligible une seule fois»; 183 della costituzione del 2016 «La législation en vigueur au moment de l’entrée en vigueur de la nouvelle constitution reste en vigueur», confermando la continuità dello Stato.
Protestiamo contro quello che vuole far passare come 1° mandato della 3° repubblica quando lo stato non ha conosciuto nessun evento straordinario per affermare che si è passati dalla II alla III repubblica.
Protestiamo perché rispetti le sue parole, NON PUO’ fare delle affermazioni e poi contraddirsi. La Costa d’Avorio non merita un presidente che non rispetta quello che dice. Manifestiamo perché ci sia una elezione inclusiva aperta a tutti gli ivoriani desiderosi di candidarsi alle prossime elezioni. Protestiamo contro la cancellazione dei nomi sulla lista elettorale dell’ex presidente ivoriano Laurent Gbagbo assolto dalla Corte Penale Internazionale dell’Aia, di Charles Blé Goudé ex ministro e di Soro Guillaume ex presidente dell’Assemblea, potenziali candidati. Devono tutti essere elegibili e poter godere dei loro diritti civili.
Protestiamo per il blocco del rilascio del passaporto al Pr. Laurent Gbagbo e di aver dato la cittadinanza ed un passaporto diplomatico all’ex presidente del Burkina Faso Blaise Compaoré.
Protestiamo contro la CEI (Commissione elettorale Indipendente) per i brogli in atto, chiedendo un audit internazionale della lista elettorale visto le diverse anomalie scoperte dai vari partiti. In Italia, prima la CEI ci ha informato che le liste provvisorie di Milano, Torino e Roma non sono state accolte e poi ci hanno comunicato il contrario dopo le lettere di protesta. Protestiamo contro l’aggressione delle forze dell’ordine alla popolazione durante le marce pacifiche soprattutto delle donne a mani nude così come l’aggressione delle milizie chiamate “microbes” con armi bianche inquadrate dalla polizia che avrebbe dovuto proteggere le marce come previsto dall’art. 20.
Per tutto questo, manifestiamo perché le elezioni del 31 ottobre 2020 siano aperte a tutti e che gli ivoriani si riconcilino finalmente dopo la crisi post-elettorale del 2010… GRAZIE!

FPI, PDCI, COJEP, GPS, LIDER UDPCI, UNG, FIDHOP