Proviamo a immaginarlo: 16.289 mattine che quest’uomo si alza, si stira la schiena e i muscoli, sbadiglia e vede il grigio e le sbarre. Un giorno ogni 365 si dice da solo: “Buon compleanno caro mio, un altro anno passato dentro. Ma quanti me ne restano da vivere?”.

Contare il tempo può fare impazzire, immaginiamo adesso di fare “un minuto di silenzio per l’11 settembre!” Che sia per le torri o per Allende fate voi… Ma già un minuto sembra lungo. Se devi stare in galera credo che un orologio con le lancette sia ciò che c’è di peggio. Leonard è in galera da 23 milioni 456mila 160minuti. Il prossimo 6 febbraio compirà 45 anni di carcere.

Ne abbiamo scritto più volte su Pressenza che ringraziamo di esistere. Troppi pochi media ricordano questa vicenda.

Ora noi vi chiediamo 3 cose:

  • Cercate su internet Leonard Peltier, curiosate, leggete, guardate, ascoltate, girate.
  • Scrivete a qualche amico o amica: “Ma sai chi è Leonard Peltier? Una storia incredibile…” E cercate di suscitare curiosità.
  • Se avete contatto con chiunque lavori in un giornale o radio o altro mezzo di informazione, che sia un programma musicale (ci sono anche brani a lui dedicati) o il giornalino della parrocchia, chiedete che venga nominato quest’uomo.

E poi cercheremo di fare una cosa. Alla fine del proprio mandato i presidenti degli Usa firmano qualche scarcerazione, è il momento della “bontà”(!!). A suo tempo Clinton stava per firmare la liberazione di Peltier, ma 500 agenti dell’FBI manifestarono sotto la Casa Bianca e Bill si fermò…. Con Obama dovemmo aspettare 8 anni di presidenza, ci speravamo e tanto, immaginate quanto ci sperò in cuor suo Leonard? Nulla, Obama non ebbe il coraggio. Rabbia e tristezza.

Non so se negli Usa e nel mondo, i vari comitati, sprecheranno fiato per chiedere questo gesto a Trump. Abbiamo piuttosto un’altra speranza: che vinca Biden e che ci si butti con tutte le nostre misere forze nel chiedergli che firmi “all’inizio del suo mandato” e non alla fine. La sua fine potrebbe essere anticipata dalla morte di quest’uomo. E non lo vogliamo.

Nonostante tutto: Happy Birthday Leonard!