La mattina del 26 agosto 2020 si è svolto a Viterbo, presso il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”, un incontro di studio sul testo del recentissimo Appello di 183 costituzionalisti per il NO al referendum. L’incontro è iniziato con la lettura integrale dell’appello sottoscritto da molti dei più illustri giuristi italiani.

Il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha sottolineato l’importanza delle argomentazioni dei costituzionalisti; ovviamente esse non esauriscono le ragioni del NO al referendum (altre ve ne sono, e non meno decisive), ma certo rappresentano un qualificato ed importantissimo contributo alla riflessione. Le persone partecipanti all’incontro hanno espresso condivisione e sostegno al documento, ed invitano a promuovere ovunque iniziative di lettura, commento e diffusione dello stesso.

Un minimo riassunto dell’appello di 183 costituzionalisti per il NO al referendum

L’appello evidenzia particolarmente alcune decisive questioni, che di seguito riassumiamo

  1. “La riforma svilisce, innanzitutto, il ruolo del Parlamento e ne riduce la rappresentatività, senza offrire vantaggi apprezzabili ne’ sul piano dell’efficienza delle istituzioni democratiche ne’ su quello del risparmio della spesa pubblica”.
  2. “La riforma presuppone che la rappresentanza nazionale possa essere assorbita nella rappresentanza di altri organi elettivi (Parlamento europeo, Consigli regionali, Consigli comunali, ecc.), contro ogni evidenza storica e contro la giurisprudenza della Corte costituzionale”.
  3. “La riforma riduce in misura sproporzionata e irragionevole la rappresentanza di interi territori”.
  4. “La riforma non eliminerebbe ma, al contrario, aggraverebbe i problemi del bicameralismo perfetto”.
  5. “La riforma appare ispirata da una logica “punitiva” nei confronti dei parlamentari, confondendo la qualità dei rappresentanti con il ruolo stesso dell’istituzione rappresentativa”.

“E’ illusorio, in conclusione, pensare alle riforme costituzionali come ad azioni dirette a causare shock a un sistema politico-partitico incapace di autoriformarsi, nella speranza che l’evento traumatico possa innescare reazioni benefiche. Una cattiva riforma non è meglio di nessuna riforma. Semmai è vero il contrario”. Per queste ragioni i sottoscritti voteranno convintamente NO.

Anche un appello nonviolento per il NO al referendum

A sostegno del medesimo impegno degli illustri giuristi per il NO al referendum, la struttura nonviolenta viterbese ha anch’essa promosso alcune settimane fa un appello il cui testo integrale di seguito si riproduce:

No alla riforma costituzionale che mutila la democrazia rappresentativa e mira ad imporre un regime totalitario nel nostro paese. Al referendum costituzionale sulla mutilazione del parlamento del 20-21 settembre 2020 voteremo no.

Siamo contrari a ridurre il Parlamento a una tavolata di yes-men al servizio di esecutivi tanto insipienti quanto tracotanti e dei grotteschi e totalitari burattinai razzisti e militaristi che li manovrano.

Siamo contrari al passaggio dalla democrazia rappresentativa, per quanto imperfetta essa possa essere, al fascismo.

La mutilazione del parlamento attraverso la riduzione del numero dei parlamentari ha questo significato e queste fine: favorire il passaggio da una democrazia costituzionale già profondamente ferita a un regime sempre più antidemocratico ed eslege, sempre più protervo e brutale.

Al referendum del 20-21 settembre 2020 votiamo no all’antiparlamentarismo, no al fascismo, no alla barbarie. No all’antiparlamentarismo, che alla separazione e all’equilibrio dei poteri, alla rappresentanza proporzionale dell’intera popolazione e alla libera discussione e consapevole deliberazione vuole sostituire i bivacchi di manipoli, l’autoritarismo allucinato, plebiscitario e sacrificale, il potere manipolatorio dei padroni occulti e palesi delle nuove tecnologie della propaganda e della narcosi.

No al fascismo, crimine contro l’umanità.

No alla barbarie, che annichilisce ogni valore morale e civile, che perseguita ed estingue ogni umana dignità e virtù, che asservisce la società alla menzogna e alla violenza.

Anche un quotidiano telematico per il NO al referendum

A sostegno del medesimo impegno degli illustri giuristi per il NO al referendum, la struttura nonviolenta viterbese sta anche quotidianamente pubblicando un supplemento del suo notiziario “La nonviolenza è in cammino”, supplemento che presenta via via i contributi di riflessione di grandi organizzazioni democratiche e di prestigiose personalità della cultura, della riflessione morale e dell’impegno civile schierate per il NO al referendum.

La testata del supplemento ad hoc è “No all’antiparlamentarismo, no al fascismo, no alla barbarie”; ed è possibile sia leggerlo nel sito www.peacelink.it, sia riceverlo gratuitamente per e-mail (per richieste: centropacevt@gmail.com).

Altre iniziative e materiali informativi disponibili per il NO al referendum

A sostegno del medesimo impegno degli illustri giuristi per il NO al referendum, la struttura nonviolenta viterbese sta anche promuovendo iniziative di informazione, documentazione e coscientizzazione a Viterbo e nei centri della provincia, e diffondendo materiali utili.

Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera di Viterbo