Martedì il libero giardino di Piazzale Baiamonti è stato svuotato e chiuso. Il Comitato Baiamonti Verde Comune chiede a tutti di scrivere individualmente al sindaco alla mail sindaco.sala@comune.milano.it.

Riportiamo di seguito l’appello del comitato e il testo della lettera da inviare a Giuseppe Sala.

“Dopo che il nostro comunicato su Facebook ha raggiunto quasi 29.000 persone, ha avuto più di 270 condivisioni e 350 like, dopo che è stato pubblicato su Milanoinmovimento, su Milanox, su Fanpage, dopo che il Corriere ha chiesto informazioni e probabilmente uscirà con un pezzo domani, il Comune di Milano ha emesso il comunicato stampa visibile a questo link: https://www.comune.milano.it/-/piazzale-baiamonti.-precisazione-di-palazzo-marino

A parte l’operazione di scaricare le responsabilità delle operazioni di devastazione e chiusura su Tamoil, è interessante leggere il finale del comunicato, che ci riguarda da vicino. “Pertanto, una volta che l’area sarà tornata in carico all’Amministrazione, si valuterà, nel quadro delle norme comunali, la possibilità di attivare patti di collaborazione o altre modalità contrattuali per consentirne la fruizione pubblica fino all’avvio dei cantieri, nel rispetto e nella tutela degli spazi in cui durante gli scavi di bonifica sono emersi i resti delle mura spagnole.”

Da oggi abbiamo fatto un passo in avanti nella gestione dell’area, e dovremo al più presto presentare un progetto che faccia perno sui beni comuni, sull’ecologia e sulla reale partecipazione della cittadinanza.

Inoltre, invitiamo tutte e tutti a mandare una mail su questa falsariga alla casella di posta del sindaco sindaco.sala@comune.milano.it 

Buongiorno sindaco,

Le scrivo sapendola fortemente sensibile al benessere e alla tranquillità dei suoi cittadini.

In piazzale Baiamonti, laddove è in progetto la costruzione della seconda piramide che ospiterà il Museo della Resistenza, cittadini del quartiere insieme a diverse ONG e alle brigate che tanto hanno lavorato al suo fianco per alleviare i disagi del covid durante il lockdown, stavano gestendo gratuitamente e per tutti il prato abbandonato, con la finalità di farne un luogo di ritrovo temporaneo piacevole per chi si trova in città. Addirittura, con il consenso degli autori, sono stati proiettati un film di Silvio Soldini, un altro di Olmi e un terzo di Marco Bechis.

Ieri qualcuno ha sradicato le piante, imbrattato lo schermo e smantellato il palchetto dove quotidianamente si esibivano artisti di circo e di strada per i bambini.

Il Comune pensa d’intervenire a difesa dei suoi cittadini?

Cordiali saluti,

Firma…