Massimo Mazzucco è regista e un indagatore della realtà. Grazie alla sua mente acuta e critica, approfondisce i temi che affronta andando nella profondità di essi, anche oltre l’opinione comune.

Cosa vuol dire complottista e come mai questo termine le è stato spesso affiancato?

Complottista è un termine inventato negli anni sessanta con l’omicidio Kennedy per definire coloro che sostenevano le teorie del complotto governativo. È un termine che è diventato ormai d’uso e che è molto comodo per etichettare e marginalizzare una persona che pensa e dice cose differenti dall’opinione comune.

Quando un unico messaggio viene fatto passare per vero su tuttte le reti delle nostre televisioni e su tutte le testate giornalistiche nazionali, ecco che chi si discosta da quella posizione (come faccio io) viene chiamato complottista e automaticamente le sue teorie e le sue informazioni perdono di valore e non c’è più bisogno né possibilità di confronto.

La conoscenza per sua natura è qualcosa che sempre si mette in discussione per evolvere, altrimenti si cristallizza nel dogma. Oggi viviamo in un mondo in cui ci sono task-force, fact checker per stabilire ciò che è vero e falso. Qual è lo stato della conoscenza oggi e quale quello della sua sorella diretta l’informazione?

Oggi la conoscenza è ancora molto indietro ma è molto più avanti di quanto non lo fosse 10 anni fa. Siamo in una curva in accelerazione seppur ancora alla parte iniziale.

Ho cominciato molti anni a fare quella che oggi è definita controinformazione; la quantità di visualizzazioni e quindi di interesse che le persone manifestano verso questi temi è aumentata esponenzialmente. Siamo ancora la minoranza tuttavia il popolo sta cambiando grazie a internet e sempre più persone cominciano a usare il pensiero critico.

I poteri costituiti da sempre utilizzano i mezzi d’informazione come cassa di risonanza per i propri messaggi e attravero la ripetizione continua delle stesse cose mirano all’indottrinamento del popolo.

Oggi, la controinformazione sta ricevendo forti attacchi perché il potere ha capito che internet è un’arma a doppio taglio: da un alto tiene in piedi l’economia ma dall’altro è il mezzo attraverso cui i messaggi alternativi crescono e con essi cresce la conoscenza.

Questo momento è una grande palestra per l’umanità: è il momento per re-imparare a ragionare con la propria testa.

Stiamo passando da una fase in cui qualcuno pensava per noi (i telegiornali e i giornali ci spiegavano tutto e noi dovevamo solo metterci in poltrona alla sera da ascoltare) a una fase in cui per capire qualcosa ognuno deve mettere in moto il proprio cervello e il proprio senso critico. Ragionare da soli è molto più faticoso ma per chi ci riesce ovviamente è molto più stimolante e arricchente.

Dall’11 settembre 2001, abbiamo visto che la presenza della forza armata nella società civile è diventata consuetudine. Come legge questo fatto sia a livello di impatto sociale che a livello di controllo della popolazione?

È chiaro che ci sono persone che amano controllare i cittadini e che per mantenere lo stato di cose, in cui queste stesse persone detengono il potere devono, fare azioni che facciano sentire la propria forza.

L’11 settembre è stata un’occasione meravigliosa per queste persone per far partire una serie di azioni che restringessero e libertà individuali dapprima in America e poi ne resto del mondo. I Patriot Act 1 e 2 dovevano essere misure provvisorie ma sono poi diventate definitive. In questo momento rischiamo lo stesso. Il fatto che il cittadino si sia abituato alla presenza della forza armata, al dover mostrare in continuazione i propri documenti, al vedere il limitare la propria libertà individuale anche negli atti più semplici è un passo verso la normalizzazione di uno stato di regime.

Quale futuro ci attende a seguito di questa situazione, consci anche del progresso tecnologico e delle conseguenze che questo ha nelle nostre vite?

Stiamo andando incontro a una società dominata dallo scientismo tecnologico e dal pensiero unico dominante. Ci stanno imponendo un unico modo di pensare e chiunque agisca fuori da questi binari viene marginalizzato: vediamo chiaramente che il mainstream ospita e da voce solo a chi si conforma.

Quando si impone un pensiero unico si crea automaticamente un controllo sulle mente delle persone che o per ignoranza (mancanza di altre informazioni) o per paura si adeguano al messaggio dominante sospendendo il proprio ragionare.

La situazione va in questa direzione e tutti i provvedimenti sostenuti e promossi dal mainstream diventano per la maggior parte delle persone legittimi e necessari.

L’applicazione dei progressi tecnologici nell’ambito della raccolta dei nostri dati e del tracciamento dei nostri spostamenti troverà una valida giustificazione grazie all’emergenza sanitaria. L’intenzione del potere è la digitalizzazione della nostra vita: internet diventerà il luogo dove fare la spesa, dove fare scuola… e questo certamente, se rimane nelle mani di chi ha il potere e vuole trasmettere il proprio messaggio, è un successo.

Come accade che molte persone rifiutino anche solo la possibilità che le cose siano diverse da come ci vengono raccontate?

L’uomo non sempre vuole la verità. C’è un proverbio che dice che la maggior parte delle persone preferisce una comoda bugia a una scomoda verità. Questo rende l’impresa di chi vuole informare, aprendo un vasto ventaglio di possibilità, molto difficile.

Si potrebbe pensare che basti rivelare la verità affinchè la persone aprino gli occhi, ma non è così. Nella mente delle persone, quando arriva una notizia che mette in crisi le loro credenze, si scatena un processo chiamato dissonanza cognitiva.

Se hai una certa idea di quello che è il mondo e io ti porto l’ipotesi contraria, questo si scontra con i tuoi principi e disturba il tuo arredamento mentale, quindi devi cominciare a fare un cambiamento nel tua mente e la maggior parte delle persone preferisce non farlo.

Possiamo fare alcuni ragionamenti che facciano sorgere dei dubbi sulla natura del virus?

La questione dell’ingegnerizzazione del virus è vastamente investigata in molti video miei e di altri a cui rimando per l’ampiezza dell’argomento che qui non possiamo approfondire. Faccio solo questa considerazione che a una mente critica deve far sorgere dei dubbi. Questo virus si è scatenato a Whuan, luogo in cui c’è uno dei più grandi laboratori di ricerca sui virus. Da qui, ognuno può cominciare la propria ricerca.

Come legge lei questa situazione?

Per poter capire un disegno bisogna guardarlo nel dettaglio e nella sua interezza. Cerchiamo di capire verso dove stiamo andando con questa situazione e possiamo cominciare a farci un’idea più chiara. È evidente che ci stanno spingendo verso l’idea della vaccinazione obbligatoria.

Questo è un progetto in atto da molti anni che ha visto varie fasi. Ora con la pandemia di Coronavirus, si è creata una condizione perfetta per realizzare questo piano. Abbiamo già visto che Zingaretti (e a seguire probabilmente tutte le regioni del PD) vuole imporre il vaccino anti-influenzale proprio a seguito di quello che stiamo vivendo oggi.

Con questa consapevolezza, è chiaro che c’è qualcuno che di fronte al crollo della diga sta cogliendo l’onda.I gruppi di potere che hanno interesse ad aumentare le forme di controllo sulla popolazione stanno approfittando di questa situazione. È ormai accertato che i Grandi gruppi sono tutti collegati tra loro. Big data, big pharma, le grandi banche, le grandi imprese petrolifere, l’industria delle armi sono colossi hanno interessi e affari comuni. Attraverso fondazioni di varia natura, influenzano ampiamente le nostre vite in tutti i settori.

Cominciamo a riflettere sul fatto che chi sta finanziando l’O.M.S. che determina la pandemia è anche chi sta cercando la cura per la pandemia stessa. Inziamo a cogliere i collegamenti con occhio critico e sorgeranno diversi sospetti e, quindi, l’ipotesi della artificialità della crisi non sarà più solo un’idea da complottista.

Cosa possiamo fare oggi per evitare una deriva totalitaria della nostra nostra società? In altre parole qual è oggi una rivoluzione possibile, secondo lei?

L’unica rivoluzione possibile, a mio avviso, oggi è quella dell’informazione. Il potere basa il suo dominio sulla paura e sull’ignoranza, manipolando le menti attraverso i suoi canali di informazione. Siamo tanti: non possono sottometterci con la forza, devono farlo con la convinzione.

La presa smette di essere stretta nel momento in cui l’individuo comincia a ragionare con la propria testa e a risvegliare il proprio senso critico. Ognuno di noi è tenuto a far girare al massimo tutte le informazioni che distruggono il potere. Questo toglierà la possibilità di sottometterci.

Se ognuno di noi si renderà conto della pericolosità dei vaccini, deciderà di non farsi vaccinare; se ognuno di noi si renderà conto che microchip e applicazioni di tracciamento hanno lo scopo di limitare la nostra libertà e non di salvaguardare la nostra salute, allora li rifiuterà. Informarsi/informare, ragionare e agire: questo ci può portare a invertire la situazione.

Un consiglio su come poter vivere questo momento come un’opportunità.

È un grande momento per cominciare a rendersi conto della reale natura della nostra società e di come essa funzioni a un livello profondo. In questo momento possiamo mettere in dubbio le certezze legate al modo in cui siamo abituati a vedere il mondo e questo è un processo fondamentale per cambiare ciò che non va.

A fianco a questo, sta avvenendo una messa in discussione di tutti i valori che avevamo prima e di quelle che consideravamo nostre priorità. Di quante cose abbiamo fatto a meno in questo periodo che prima reputavamo indispensabili? Ci siamo accorti di quanto valore abbia una semplice passeggiata e che l’auto nuova in garage non ci fornisce nessun tipo di felicità. Attraverso questa crisi, abbiamo la possibiltà di imparare di nuovo qual è il senso delle nostre vite.

BIOGRAFIA Massimo Mazzucco

Ha iniziato la sua carriera lavorativa come fotografo di moda per poi entrare nel mondo del  cinema. Nel 1982, realizza il suo primo  lungometraggio,  Summertime . Nel 1986 cura la regia di  Romance ,  uno degli ultimi film di  Walter Chiari .

In seguito Mazzucco gira Obiettivo Indiscreto  (1992) e successivamente realizza  L’ombra abitata  (1994). Nel 1994 si trasferisce a  Los Angeles , dove lavora come sceneggiatore e consulente narrativo. A  Los Angeles  gira il film  Aaron Gillespie Will Make You a Star .

Mazzucco espone i risultati delle sue indagini sull’11 settembre in un libro e in un film diffusi via Internet, ambedue intitolati  11 settembre 2001 – Inganno Globale. Gestisce dal 2003 il  sito web  Luogocomune.net, impegnato nella divulgazione di informazione alternativa. Il sito dà spazio ad argomenti vari, come l’ assassinio di John F. Kennedy , lo  sbarco dell’uomo sulla Luna  e le  scie chimiche .

Nel 2007, pubblica in Rete  Il nuovo secolo americano , che indaga sui retroscena politici degli attentati. Successivamente realizza il filmato  L’altra Dallas – Chi ha ucciso RFK? , sull’omicidio di  Robert Kennedy  e, sul medesimo argomento, pubblica il libro omonimo. Nel 2008, produce e distribuisce I Padroni del mondo – UFO, militari e pericolo atomico. Nel 2010, produce il video  Cancro – Le cure proibite. Nel 2011, realizza il video  La vera storia della Marijuana. Nel 2013, gira 11 settembre – La nuova Pearl Harbor . Nel 2017, realizza American Moon.