Una piazza San Giovanni così piena non si vedeva da un po’. Il luogo simbolo delle manifestazioni nazionali a Roma ha ospitato migliaia di partecipanti alla giornata delle Sardine nella capitale. Niente palco, niente comizi ma, in compenso, tantissimi volti noti mescolati alle famiglie normali, ai bambini, ai tantissimi giovani.

E poi, di nuovo, si sente “Bella ciao”, l’Inno di Mameli, cori ritrovati che erano lì a rappresentare un movimento che contrasta le parole d’odio e la paura. E soprattutto c’era tanta voglia di riaffermare la democrazia in questo paese. Il fondatore del movimento, Mattia Santori, ha detto che è stato raggiunto l’obiettivo di riempire la piazza e che adesso si può partire verso nuovi traguardi. “L’idea era cambiare un po’ la percezione della politica in questi anni”.

C’erano anche le cosiddette “Sardine nere” che chiedono l’abolizione del decreto sicurezza. Ma soprattutto c’era un’aria nuova che mette distanza con la valanga di odio che si è vista negli ultimi mesi sia in rete che nella realtà.

 

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