La risoluzione presentata al Parlamento Europeo in seduta plenaria a Strasburgo da Socialisti, Liberali, Verdi e Gue sui porti aperti per chi soccorre migranti in mare è stata bocciata ieri per soli due voti (290 no contro 288 sì). Tra i 36 astenuti 14 del Movimento Cinquestelle, che dopo aver assicurato il loro sostegno lo hanno ritirato quando non è stato messo ai voti un loro emendamento che chiedeva porti aperti nel rispetto delle “convenzioni internazionali e di tutte le norme applicabili”. Ossia anche le leggi nazionali come quelle Salvini sulla sicurezza.

La versione originale della risoluzione, approvata dalla commissione Libertà pubbliche, proponeva il divieto di criminalizzare le attività di assistenza in mare e invitava “gli Stati membri a mantenere i loro porti aperti alle navi, comprese le navi delle ONG, che hanno effettuato operazioni di salvataggio e intendono far sbarcare i passeggeri”.

Un pessimo segnale, come sottolinea un commento postato nella pagina Facebook di Open Arms: “Ancora una volta l’Europa spreca un’occasione importante e finge di non vedere i morti in fondo al mare. Vergogna”.