Il documentario, RBUI, il nostro diritto di vivere da oggi è pubblico e può essere visto nei diversi canali di youtube di Pressenza.

Questo film diretto da Álvaro Orús e promosso da Pressenza e da Umanisti per il Reddito di Base, è stato presentato in anteprima al  Forum Umanista Europeo di Maggio del 2018, a Madrid, da quel momento è stato tradotto in sette lingue e ha viaggiato in diversi continenti.

In occasione della Settimana Internazionale sul Reddito di Base Universale e Incondizionato, i promotori del documentario “RBUI, il nostro diritto di vivere”, hanno reso pubblico il film sui canali di Pressenza su youtube.
Ricordiamo che questo film spiega in 41′ quali sono i redditi di base, quali sono le differenze con i redditi minimi (o per i poveri), i progressi rispetto alla diffusione dell’idea, le esperienze pilota, le possibili conseguenze della sua realizzazione, le maggiori resistenze a concretizzarlo, ecc.

Frutto del lavoro collettivo e volontario del regista, Álvaro Orús, del musicista David Bazo, di diverse persone che hanno tradotto, messo la voce, diffuso, ecc.  E’ un documento essenziale per scoprire quello che sempre più persone rivendicano come diritto universale, quello che dovrebbe essere il primo diritto universale perché è il diritto alla sussistenza. Qualcosa che oggi è possibile grazie alla ricchezza accumulata e che cresce ogni giorno grazie ai progressi tecnologici, che producono sempre meno posti di lavoro.

Quindi, se, a causa dei progressi tecnologici, ogni giorno ci sono meno posti di lavoro retribuiti mentre si genera più ricchezza, l’umanità si trova di fronte alla domanda: Come si risolverà la sussistenza di una percentuale crescente della popolazione, se non si mette in discussione il rapporto salario-sussistenza?

Nel documentario “RBUI, il nostro diritto a vivere” si sostiene che questa ricchezza – conseguenza del lavoro di migliaia di generazioni nel corso della storia più il contributo di tutta la popolazione mondiale attuale – dovrebbe cominciare ad essere distribuita attraverso un reddito di base universale (per l’intera popolazione), incondizionato (indipendentemente dalle risorse di ciascuno), individuale (per il fatto di essere nati) e sufficiente (per permettere ad una persona di avere una sussistenza assicurata).

Come finanziare quel reddito di base, che in questo momento verrebbe pagato attraverso i governi, è oggetto di dibattito, anche se buona parte delle proposte mirano ad aumentare le tasse a coloro che hanno di più, e questa sarebbe una misura di giustizia sociale se si cominciasse a ridistribuire i profitti che pochi ricevono grazie al contributo di tutti.

Promosso da Pressenza e da Umanisti per il Reddito di Base, il film è stato presentato in anteprima al Forum Europeo di Madrid nel maggio 2018. È stato tradotto in sette lingue (spagnolo, inglese, francese, tedesco, italiano, greco e portoghese) ed è stato presentato in numerosi paesi, in sale cinematografiche, durante congressi o eventi.

Oggi vi invitiamo a vederlo per sapere che cos’è un reddito di base e non continuare a essere ingannati quando questo termine viene usato per indicare i redditi minimi o di redditi per i poveri.

Ecco il link al documentario. Vi invitiamo a informarvi e a condividere.