Il “decreto sicurezza della razza bis” approvato dal Consiglio dei Ministri l’11 giugno 2019, così come lo sintetizza il comunicato stampa ufficiale apparso sul sito del Governo (www.governo.it) contiene, in riferimento all’immigrazione, “l’attribuzione al Ministro dell’Interno” del “potere di limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale”, e prevede “in caso di inosservanza da parte del comandante della nave dei divieti e delle limitazioni imposti, il pagamento di una sanzione amministrativa variabile da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 50.000, fatta salva l’applicabilità di eventuali sanzioni penali. In caso di reiterazione della violazione, commessa con l’utilizzo della medesima nave, si applica, altresì, la sanzione accessoria della confisca amministrativa con sequestro cautelare immediato”. Così nel comunicato stampa nel sito del Governo.

Traduciamo in lingua corrente: il governo intende impedire alle navi dei soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo di sbarcare in un porto italiano i naufraghi soccorsi anche se il porto italiano è il porto sicuro più vicino. Con la minaccia delle consistenti multe e soprattutto della confisca della nave il governo italiano esercita una brutale pressione che mette in estrema difficoltà i soccorritori: poichè essi hanno il dovere morale e giuridico di soccorrere i naufraghi, ma se poi si trovassero nelle condizioni di dover cercare approdo in Italia subirebbero sanzioni durissime fino alla perdita della loro stessa imbarcazione.

E’ evidente quale sarà la conseguenza di questa scellerata decisione del governo italiano: molti naufraghi che potevano essere salvati moriranno annegati.

E poichè la gran parte dei naufraghi nel Mediterraneo sono persone in fuga da fame e guerre cui i governi europei violando le loro stesse leggi negano il diritto di giungere in salvo in Europa con mezzi di trasporto legali e sicuri; e poichè la gran parte dei naufraghi nel Mediterraneo sono superstiti da lunghe detenzioni in regime di ricatto, schiavitù e torture nei lager libici; tre crimini qui si sommano: l’effettuale negazione del diritto di asilo a persone che questo diritto indubitabilmente hanno; la complicità con i poteri criminali che gestiscono i lager libici; l’omissione di soccorso e addirittura la persecuzione di chi salva vite umane da morte certa.

Solo un governo razzista e golpista poteva arrivare a simili eccessi di barbarie.

Un governo razzista e golpista che viola la Costituzione della Repubblica italiana, che viola il diritto internazionale, che viola il comune sentire dell’umanità. Nella complicità delle istituzioni democratiche italiane ed internazionali che avendone il potere e il dovere non intervengono per contrastare questi mostruosi crimini commessi dal governo italiano. Nell’indifferenza della gran parte di un corpo elettorale che o si disinteressa degli orribili delitti che commette chi oggi governa, o esprime il suo voto prescindendo del tutto da un giudizio su questi immani crimini contro l’umanità.

E purtroppo anche nella resa di tante persone e strutture che pur avendo voce nello spazio pubblico si disinteressano del fatto che il governo italiano sta commettendo abominevoli crimini razzisti in flagrante violazione dei principi fondamentali della stessa Costituzione repubblicana cui pure ha giurato fedeltà.

Occorre insorgere contro questo orrore. Con la forza della verità, con la scelta della nonviolenza, in difesa della legalitò che salva le vite.

Occorre insorgere contro questo orrore. Con la forza della verità, con la scelta della nonviolenza, in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani.

Occorre insorgere contro questo orrore.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignità, alla solidarietà. Salvare le vite è il primo dovere.

Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo