Il 28 maggio Greta Thunberg è intervenuta all’Austrian World Summit a Vienna, alla presenza del Secretario Generale dell’ONU Guterres, del Presidente Van der Bellen, di Arnold Schwartzenegger e di molti capi di stato. Di seguito il testo del suo discorso.

“Grazie a per avermi invitata e grazie a tutti per essere presenti.

Mi chiamo Greta Thunberg, sono un’attivista climatica svedese e negli ultimi nove mesi ho scioperato da scuola per il clima, ogni venerdì, davanti al parlamento svedese.

Dobbiamo cambiare il nostro modo di trattare la crisi climatica.

Dobbiamo cambiare il nostro modo di parlare della crisi climatica.

E dobbiamo chiamarla per quello che è: un’emergenza.

Sono sicura che la maggior parte di noi qui, oggi, ha abbastanza chiaro la situazione in cui ci troviamo.

Ma ciò che ho soprattutto vissuto in questi nove mesi è che in generale le persone non hanno ancora ben capito.

Molti di noi sanno che qualcosa non va, che il pianeta si sta surriscaldando a causa dell’aumento dei gas serra, ma non sappiamo quali saranno le conseguenze.

La stragrande maggioranza delle persone sa molto meno di quanto immaginiamo. E questo non dovrebbe sorprenderci.

Non ci hanno mai mostrato i grafici che spiegano quanto debbano essere ridotte le emissioni di CO2 per rimanere entro il limite di 1,5°C.

Non ci hanno mai spiegato il significato del concetto di equità presente negli Accordi di Parigi e perché è così importante.

Non ci hanno mai spiegato i “feedback loops” o punti critici di non ritorno o cosa sia l’effetto serra inarrestabile.

Siamo una maggioranza che non conosce nemmeno i fatti di base. D’altronde, come potremmo sapere?

Non ci è mai stato detto. O meglio: non ci è mai stato detto dalle persone giuste.

Noi siamo l’Homo sapiens sapiens, della famiglia degli Ominidi, dell’ordine dei Primati, della classe dei Mammiferi, del regno Animale.

Noi siamo una parte della Natura.

Siamo animali sociali e siamo attratti istintivamente dai nostri leader.

Negli ultimi mesi, milioni di bambini hanno scioperato dalla scuola per il clima, attirando molta attenzione sulla crisi climatica.

Ma noi bambini non siamo leader.

Nemmeno gli scienziati lo sono, purtroppo.

Ma molti di voi qui oggi lo siete: presidenti, celebrità, politici, industriali e giornalisti.

Le persone vi ascoltano, seguono il vostro esempio, per questo avete un’enorme responsabilità.

E, siamo onesti: è una responsabilità che la maggioranza di voi ha fallito ad assumersi.

Non potete aspettarvi che le persone leggano tra le righe, o si cerchino le informazioni da sole, che leggano l’ultimo report dell’IPCC, che tengano d’occhio la curva di Keeling, o che seguano da vicino il rapido dissiparsi del budget di emissioni di CO2 del pianeta.

Dovete spiegarcelo. Ripetutamente. Non importa quanto possa risultare scomodo o antieconomico.

E sì, un mondo trasformato porterà anche tanti nuovi vantaggi, ma dovete capire che questa non è principalmente un’opportunità per creare nuovi lavori green, nuovi affari o per la crescita economica verde.

Questa è innanzitutto un’emergenza.

E non un’emergenza qualsiasi.

Questa è la più grande crisi che l’umanità abbia mai affrontato.

Non è una cosa a cui mettere un like su Facebook.

La prima volta che ho sentito parlare del collasso climatico ed ecologico non riuscivo a credere che fosse vero. Com’è possibile? Saremmo di fronte a una crisi esistenziale, che minaccia la nostra stessa esistenza, ma non la facciamo diventare la nostra priorità assoluta?

Se veramente una crisi così grande fosse in atto, noi non parleremmo d’altro.

Se accendessimo la televisione, quasi tutti ne parlerebbero.

I titoli principali, la radio e i giornali – non sentireste o leggereste d’altro.

E i politici avrebbero già fatto tutto il necessario, di fronte a tutto ciò – non credete? Organizzerebbero continue riunioni sulla crisi, dichiarerebbero l’emergenza climatica ovunque e passerebbero tutte le ore del giorno a gestire la situazione e a informare le persone su quello che sta accadendo. Ma non è mai stato così. La crisi climatica è stata trattata come qualsiasi altro argomento, o anche meno.

Ogni volta che un politico ne ha parlato, non lo abbiamo mai sentito parlare con urgenza. A sentire loro, ci sono sempre tante nuove tecnologie e soluzioni semplici che basterà attuare per risolvere tutto. I politici prima dicono:  “Il cambiamento climatico è molto importante, è la questione più importante e faremo di tutto per fermarlo.” E subito dopo vogliono espandere gli aeroporti, costruire nuove centrali a carbone e altre autostrade. E poi decollano con i jet privati per fare la riunione successiva dall’altra parte del mondo. Ma non ci si comporta così quando c’è una crisi.

E siccome noi umani siamo animali sociali e non possiamo liberarci di questo fatto, finché voi leader vi comporterete come se tutto andasse bene, come se aveste tutto sotto controllo, noi persone non capiremo che siamo in un’emergenza.

Non potete continuare a parlare di soluzioni singole e specifiche per problemi singoli e specifici. Dovete mostrarci il quadro completo.

Se dite che possiamo risolvere questa crisi solamente aumentando o riducendo qualche tassa, abbandonando il carbone nel giro di 10 o 15 anni,  montando pannelli solari sugli edifici nuovi, o producendo più auto elettriche – se voi dite questo, allora le persone penseranno che potremo risolvere questa crisi senza che nessuno faccia un vero sforzo.

E questo sarebbe veramente pericoloso, perché soluzioni singole e specifiche non bastano più. E voi lo sapete. Adesso dobbiamo cambiare praticamente tutto. Abbiamo bisogno di un modo completamente nuovo di pensare. Io so che siete alla disperata ricerca di speranza e di soluzioni, ma la più grande fonte di speranza e la soluzione più facile è proprio di fonte a voi. Lo è sempre stata.

Siamo noi, le persone ed è il fatto che ancora ci mancano informazioni.

Noi umani non siamo stupidi, non stiamo distruggendo la biosfera e la possibilità di vita futura di tutte le specie perché siamo cattivi. Semplicemente non ne siamo consapevoli.

Ma nel momento in cui capiamo, quando la situazione ci è chiara – allora noi agiamo e cambiamo.

Gli umani hanno una grande capacità di adattamento.

Per cui, invece di fissarvi solo a cercare soluzioni  per un problema di cui la maggioranza ignora l’esistenza,

dovreste concentrarvi anche sull’informarci riguardo all’attuale problema.

Dobbiamo riconoscere che non abbiamo ancora tutte le soluzioni.

Dobbiamo ammettere di non avere la situazione sotto controllo.

E dobbiamo ammettere che stiamo perdendo questa battaglia.

Dobbiamo smetterla di giocare con le parole e con i numeri, perché non abbiamo più tempo.

Con le parole dello scrittore Alex Steffen, “Quando parliamo di crisi climatica, vincere lentamente equivale a perdere.”

Più tempo aspettiamo, più difficile sarà invertire la rotta. E allora non temporeggiamo più, iniziamo ad agire.

Per troppo tempo le persone al potere l’hanno fatta franca  non facendo nulla per  fermare il collasso climatico ed ecologico.

L’hanno fatta franca rubando il nostro futuro e vendendolo per il loro profitto.

Ma noi giovani ci stiamo svegliando e sappiate che non vi lasceremo più scampo.

Grazie.”