Da LaRed21

“State guardando una città dove non importa di che colore sei, dove non importa quanto sei alto e dove non importa chi ami”, ha detto Lori Lightfoot, la prima donna nera e apertamente lesbica eletta sindaco di Chicago, la terza città degli Stati Uniti.

L’ex procuratore federale di 56 anni Lori Lightfoot si è imposta con più del 70 per cento dei voti sulla sua avversaria Toni Preckwinkle, anch’essa democratica e afro-americana, facendo doppiamente la storia e diventando il primo sindaco apertamente gay di Chicago e la prima donna afro-americana a ricoprire tale carica. Lightfoot non aveva finora ricoperto alcuna carica elettiva. Durante la campagna elettorale si è presentata come antidoto agli otto anni di potere del suo predecessore, Rahm Emanuel, che ha chiuso decine di scuole pubbliche dove studiavano soprattutto neri e ispanici.

Durante il mandato di Emanuel, Lightfoot ha presieduto una commissione che ha prodotto un rapporto sulla brutalità della polizia quando, nel 2014, Chicago ha vissuto una grave crisi a causa della morte per 16 colpi di un adolescente nero per mano di un agente bianco. Nel rapporto ha accusato il dipartimento di polizia della città di razzismo sistematico.

Durante la campagna elettorale si è proposta l’obiettivo di ridurre la violenza armata, ossia uno dei principali problemi della città di 2,7 milioni di persone, così come le disuguaglianze economiche. Più di 550 persone sono state uccise l’anno scorso a Chicago a causa della violenza delle bande, spesso alimentata dal traffico di droga, soprattutto nei quartieri afro-americani afflitti da difficoltà economiche.

Movimento per il cambiamento

“Grazie, Chicago. Dal profondo del cuore, grazie. Oggi non hai solo fatto la storia. Hai creato un movimento per il cambiamento”, ha dichiarato Lightfoot dopo l’elezione. Ha riconosciuto che 11 mesi fa, quando ha lanciato la sua candidatura a sindaco, nessuno le dava grandi possibilità. “Ci battevamo contro interessi potenti, una macchina potente e un potente sindaco” ha ricordato.

Guardando al futuro, ha detto: “Insieme possiamo mettere e metteremo finalmente gli interessi del nostro popolo – di tutto il nostro popolo – davanti agli interessi di poche persone potenti. Insieme possiamo fare e faremo di Chicago un luogo dove il codice postale non determina il vostro destino”.  In questo senso ha assicurato  che tutti i quartieri avranno la stessa importanza e riceveranno la stessa dedizione che attualmente viene data al centro della città.

“Non siamo noi contro loro, o quartieri contro il centro della città. Siamo insieme e cresceremo insieme”, ha promesso. “A Chicago costruiremo insieme, celebreremo le nostre differenze. Abbracceremo la nostra unicità. E ci assicureremo che tutti abbiamo l’opportunità di trionfare”, ha aggiunto. “Ogni bambino dovrebbe sapere questo: ognuno di voi, un giorno, potrà essere il sindaco di Chicago”, ha concluso.

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