Il Governo ha oggi ufficialmente comunicato che l’Analisi Costi Benefici della Torino Lione è negativa.

Decine di anni di riflessioni e di valutazioni trasportistiche, economiche e giuridiche, presentate e sostenute soprattutto dal Movimento No Tav, hanno abbondantemente segnalato che questo progetto è una Grande Opera Inutile e Imposta che, se realizzata, non avrà ritorno positivo.

La decisione del MIT è coerente con i Regolamenti europei CEF e TEN-T che permettono agli Stati membri l’abbandono di un progetto finanziato dalla UE perché la scelta di attuare i progetti è lasciata agli Stati secondo la “capacità di finanziamento pubblico” e la “fattibilità socio-economica”.

Oggi siamo di fronte ad una svolta positiva che, sulla base delle analisi e dei principi di prudenza e di precauzione economica e ambientale, protegge il futuro del Paese, delle sue risorse economiche e ambientali, come una larga parte del Paese ha compreso da tempo.

La decisione positiva di accantonare la Torino-Lione subirà con certezza violenti attacchi da parte dei promotori delle Grandi Opere Inutili e Imposte ad ogni costo, simbolo dello spreco delle risorse economiche ed ambientali.

Il Movimento No TAV analizzerà nei prossimi giorni i due documenti presentati per contribuire a difendere il risultato di una decisione la cui sintesi è positiva.

Tuttavia, già da una prima lettura si rilevano, soprattutto nel Rapporto giuridico, argomentazioni ingannevoli che pare siano state inserite per offrire al decisore politico spazi per capovolgere la decisione.

Il Movimento No TAV denuncerà con fermezza ogni tentativo in questo senso portando argomentazioni giuridiche e fattuali.

Rivendichiamo questo risultato che deriva, non solo dal riconoscimento di scelte sbagliate che i promotori hanno da anni difeso, ma soprattutto dalla tenacia di una lotta popolare che da trent’anni si oppone a questo progetto e al sistema che lo sponsorizza, con tenacia e caparbietà.

Lotta che è costata, a chi negli anni l’ha portata avanti con determinazione, una durissima repressione che non sarebbe stata attivata a danno di molti se gli stessi dati che compaiono nel documento governativo (da sempre conosciuti e divulgati dal Movimento No TAV) fossero stati presi in esame con ragionevolezza e buon senso.

È arrivato il momento di scrivere il capitolo finale della Torino-Lione, e ancora una volta lo scriveremo tutte e tutti insieme.