Le ‘Mani che affogano’ rientra nell’opera itinerante ‘Mediterraneo’ che il collettivo ha fatto nascere come forma di opposizione alle politiche del ministro dell’Interno, Matteo Salvini
“Nell’indifferenza muore la nostra umanità. Nella paura annega la nostra solidarietà. Il nostro naufragar c’è dolce in questi mare?”. Il messaggio porta la firma del collettivo ‘Arte resistente‘ e accompagna l’installazione di decine di mani che emergono dall’asfalto, come fosse il mare, in Piazza dei Morti a Centocelle.

Mani di cartone su bottiglie di plastica, braccia vestite e rette verso il cielo come in un ultimo sussulto di chi tenta di sfuggire alle profonditá. Le ‘Mani che affogano’ rientra nell’opera itinerante ‘Mediterraneo’ che il collettivo ha fatto nascere come forma di opposizione alle politiche del ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

L’idea dell’installazione politica nasce in Abruzzo e l’intento del collettivo è quella che in tutta Italia possano moltiplicarsi manifestazioni di questo tipo, tanto che sulla pagina Facebook di ‘Arte resistente’ è stato pubblicato anche un video tutorial per spiegare come replicare le ‘Mani che affogano’.

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