Ad Harare, in Zimbabwe, la polizia ha arrestato il pastore protestante e attivista Evan Mawarire, che aveva lanciato questa settimana una mobilitazione contro l’aumento del costo del carburante e la crisi economica.
L’avvocato Beatrice Mtetwa, che ha assistito all’arresto, ha detto alla stampa che Mawarire potrebbe essere accusato di incitamento alla violenza pubblica.
Lo sciopero generale indetto dal religioso insieme al presidente dell’Unione dei sindacati (Zctu), Peter Mutasa, è entrato oggi nel suo terzo e ultimo giorno. Le manifestazioni hanno raggiunto diverse città del Paese, sfociando talvolta in scontri che hanno portato, secondo Amnesty International, alla morte di almeno otto persone e all’arresto arbitrario di 200.
I dimostranti chiedono di tornare ai pagamenti esclusivamente in dollari americani e di abbassare il prezzo del carburante, più che raddoppiato da domenica scorsa.