Domenica 20 gennaio 2019, Women’s March Milan ha celebrato il suo secondo anniversario. Quest’anno il tema dell’evento, scelto a livello globale, era “End Violence Against Women”, la lotta alla violenza di genere, che Women’s March Milan ha onorato con un corteo silenzioso in memoria delle oltre cento donne vittime di violenza maschile uccise nell’ultimo anno in Italia. La marcia, che ha visto la partecipazione di 150 persone, è partita da Piazza Castello per finire in Piazza della Scala, dove si è svolto un momento di condivisione con un microfono aperto, a disposizione delle persone e delle associazioni che hanno partecipato, che hanno avuto l’opportunità di fare un intervento. Women’s March Milano fa parte della rete internazionale di Women’s March Global, che lo scorso weekend ha organizzato 80 marce in 30 paesi.

Hanno partecipato e/o hanno dato la loro adesione: Democrats Abroad Italy, Bossy, Il Grande Colibrì, Allah Loves Equality, Bon’t worry onlus – noi possiamo, Arcigay Milano – Gruppo Donna, B.Rain Bicocca Rainbow, Coordinamento arcobaleno, GayStatale Milano, PoliEdro, Studenti BESt, Certo Diritti, Circolo Culturale tbigl+ Rizzo Lari ex Harvey Milk Milano, Pride Sport Milano, Agedo Milano, Chiesa Pastafariana di Milano, Arcigay Milano, Gea- Movimento Femminista studentesco, Studenti Indipendenti Bicocca, Rete della Conoscenza Milano, Non Una Di Meno – Milano, Possibile Milano, DonneInQuota.

Negli ultimi due anni, come parte del movimento Women’s March Global, ci siamo schierati contro la denigrazione delle donne e la discriminazione delle minoranze, della comunità LGBTQIA+ e delle persone con disabilità. Abbiamo alzato la nostra voce contro coloro che hanno messo in discussione la credibilità della scienza e messo in pericolo la salute del nostro pianeta. Continuiamo a lottare contro l’odio in tutte le sue forme, contro la discriminazione, il pregiudizio e la violenza.

La marcia di quest’anno, in particolare, aveva come tema la violenza maschile contro le donne.  Lo scorso 20 gennaio, siamo scese in piazza per ricordare che noi donne siamo inserite in un sistema che ci vuole figlie, madri e mogli sottomesse. Un sistema che troppo spesso ci rende oggetto, carne, vittime di violenze.

Secondo i dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) 8414 sono stati i casi di stalking segnalati in Italia nei soli primi otto mesi del 2018.

Nello stesso periodo, 10204 sono state le denunce  per maltrattamenti tra le mura domestiche.

2977 sono stati i casi di violenze sessuali.

Siamo oltraggiate, ma non ci fermiamo, non finché i luoghi in cui viviamo, lavoriamo e giochiamo fin da piccole non saranno più una minaccia per la nostra incolumità.

Nei nostri cuori ci sono dolore e rabbia, ma anche una nuova speranza, perché non siamo più sole. Le nostre sorelle di Stoccolma, Sidney, Zurigo e Berlino sono scese in piazza nella stessa giornata e tante altre in tutto il mondo sono scese per le strade lo scorso weekend.

Ci siamo unite per sfidare un sistema antiquato e sessista, per dire basta alla paura, basta all’oppressione patriarcale, basta alla violenza contro le donne.