Sabato 26 gennaio si è svolto a Empoli il secondo incontro del coordinamento Toscano contro Camp Darby, per la Pace e la Costituzione. Sono stati trattati diversi argomenti ma i punti comuni che hanno permesso il consolidamento di un fronte comune nato il 12 dicembre a Pisa al circolo Alhambra sono sostanzialmente quattro: Uscire dal sistema guerra e uscire dalla nato, contrastare i lavori di potenziamento di Camp Darby per il ruolo chiave che svolge nel disegno guerrafondaio del pentagono, e richiedere l’immediata firma e ratifica del nuovo trattato d’interdizione delle armi nucleari.

Condividiamo tutti la volontà di voler uscire dal sistema economico e oppressivo della guerra, concordi che non si può essere genericamente contro la guerra ma che bisogna contrastare l’intero sistema perpetuato dal patto atlantico che negli ultimi settanta anni ha causato 50 milioni di morti, persone con nomi e cognomi, non numeri.

Abbiamo stabilito di procedere per una mobilitazione regionale con un volantinaggio di massa diffondendo 50.000 volantini in tutta la Toscana. Ogni gruppo deciderà le modalità dei presidi o flashmob mentre il volantino diffuso sarà comune a tutti e porterà uno spazio per le firme di chi vorrà aderire. Rispondendo all’appello della prima conferenza internazionale contro le basi usa nato di Dublino organizzeremo un’assemblea pubblica a Livorno con personalità nazionali e internazionali a cui seguirà un corteo che attraverserà Livorno fino al porto da dove, dal 1990 in poi, sono partite tutte le armi per tutte le guerre della NATO o dei soli Stati Uniti:Iraq, Balcani, Somalia, Afghanistan, Libia, Siria, Yemen.

Lanceremo due appelli, uno più ampio per la mobilitazione regionale per il settantesimo della nato, uno per la partecipazione alla manifestazione (assemblea e corteo) a Livorno il 6 aprile in luogo e orari ancora da stabilire.

Inoltre, abbiamo riflettuto sul ruolo della politica contro la guerra e sul legame fra lotta contro le attuali guerre in atto e l’impegno per la firma dell’Italia del Trattato di proibizione delle armi nucleari, e sul legame fra guerra, inquinamento e morte e sul rapporto fra spese militari imposte dalla NATO e taglio delle spese sociali. (70 milioni al giorno per l’italia). E’ stata inevitabile un’analisi sulla storia del movimento contro la guerra.

Erano presenti : :

Arci Bassa Val di Cecina, Associazione Vittime Uranio Impoverito (Siena), Associazione Italia Nicaragua (Livorno), Azione civile (coordinamento nazionale), Comitato Nazionale No Guerra No Nato (coordinamento nazionale), Comitato XXV Aprile (Poggibonsi, Siena) Fronte Sovranista Italiano (provincia Siena), No Camp Darby (Pisa), PCI (segreteria regionale Toscana), Rete Civica Livornese Contro la Nuova Normalità della Guerra, Sinistra Italiana (Gruppo consiliare Empoli), Sindacato Generale di Base – SGB (Pisa),Tavola della Pace e della Cooperazione della Valdera, Tavolo per la Pace della Val di Cecina