Il 6 dicembre l’attivista politica Diane Rwigara (nella foto) e sua madre Adeline sono state assolte dall’Alta Corte del Ruanda da ogni accusa. Erano state poste in libertà su cauzione a ottobre, dopo 13 mesi di carcere preventivo.

Le Rwigara erano state arrestate nel settembre 2017, dopo lo svolgimento delle elezioni presidenziali cui Diana aveva provato invano a candidarsi per conto del Movimento di salvezza popolare che aveva da poco fondato.

Diane Rwigara era stata accusata di “incitamento all’insurrezione”, “falsificazione di documenti” e “uso di documenti contraffatti”. Adeline Rwigara era stata accusata a sua volta di “incitamento all’insurrezione” e di “discriminazione e comportamenti settari”.

La prima volta che era comparsa di fronte al giudice, nel novembre 2017, Diane Rwigara aveva, secondo la pubblica accusa, “mostrato in tutta evidenza l’intenzione di diffamare il paese e la sua leadership attraverso menzogne”.

Le menzogne, come è stato deciso oggi, erano quelle della pubblica accusa.