Con l’incontro “Dalla solidarietà alle stelle. Il viaggio della bellezza” ha preso il via ieri, 7 dicembre, un ciclo di sei appuntamenti su temi sociali, culturali, etici ed educativi dal titolo “Una moltitudine inarrestabile, azioni ed esperienze che illuminano il bello che c’è”.

Nella splendida cornice della Colonia Elioterapica di Germignaga, una sorta di nave che si protende nel Lago Maggiore (adiacente al boschetto dove in agosto si è tenuta Equalafesta) diversi pannelli mostrano foto, poesie e pensieri di Dario Lo Scalzo, protagonista dell’incontro. Un’ottima introduzione al tema del viaggio, esterno e interno, che fa da filo conduttore della serata.  In un’atmosfera calorosa e informale il pubblico si sofferma a esaminare la mostra fotografica e a scambiarsi commenti e impressioni.

Dopo l’ottima apericena preparata da Ekoné e una serie di video ispiratori, si entra nel vivo con uno stimolante dialogo tra Dario e il pubblico, incentrato soprattutto sul tema delle comunità indigene e dei progetti sociali portati avanti per cambiare la loro situazione e sulla vitalità trasmessa dalle foto e dai racconti, ben diversa dall’immagine pietistica e negativa in genere associata ai paesi poveri.

Anche scrivere è un viaggio, spiega Dario illustrando il suo libro “Strisce di stelle”, una serie di racconti brevi pensati soprattutto per un pubblico giovane. Alcuni parlano di temi drammatici e crudeli come il terrorismo o la prostituzione, ma tutti contengono l’invito a sintonizzarsi sull’intelligenza del cuore, a fare quel salto che potrà consentire un cambiamento pacifico del modello sociale violento in cui ci troviamo a vivere. E giovanissimi sono Antonio, Greta, Carmen e Gabriel del clan scout “Il Veliero II” di Luino, che si alternano nella lettura di brani tratti da tre racconti (“L’asimmetria del cuore”, “Il prospettivismo di Gabriel” e “All’indomani della fine del mondo”).

L’ultimo, “Quelle stelle sono per voi”, più una poesia che un racconto, viene accompagnato dalle bellissime immagini del cielo di novembre e dicembre fornite da Andrea Pistocchini, del gruppo di astrofili che a giugno chiuderà il ciclo di incontri: un commovente inno al risveglio, un invito ad alzare lo sguardo e a sentire e diffondere la speranza trasmessa dall’immensità dell’universo. Invito raccolto e apprezzato dal pubblico, che si trattiene a commentare, fare domande, comprare il libro e chiedere dediche all’autore.

Un inizio promettente di un ciclo pensato proprio per mostrare alcune delle tante luci che illuminano questo momento oscuro.