Oggi, 27 ottobre, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo.

Centro Internazionale Crocevia è custode della Mediateca delle Terre, un patrimonio unico e in gran parte inedito di fotografie, video, diapositive provenienti da tutto il mondo, un archivio multimediale antico e prezioso.

Immagini di festa, povertà, rivoluzione, vittorie, violenza. Un grande patrimonio che testimonia vita e avvenimenti di popoli lontani e terre ancora intonse durante gli anni in cui Centro Internazionale Crocevia svolgeva le proprie attività anche con progetti di cooperazione internazionale in paesi come Algeria, Cuba e Palestina, Mozambico, Cile Sudafrica e Burkina Faso.

L’idea di creare questo archivio è nata alla fine degli anni ’70 sulla scia del rapporto MacBride, studio promosso dall’Unesco che metteva in rilievo l’importanza del diritto alla comunicazione e evidenzia le disuguaglianze nella comunicazione fra i paesi.

La Mediateca voleva proporsi come un’alternativa, in risposta al modello mediatico dell’epoca non in grado di testimoniare con oggettività la realtà e dar voce soprattutto ai paesi in via di sviluppo che faticavano a venir rappresentati.

Il progetto è nato e si è consolidato grazie a un gruppo di persone che lavoravano al Centro Internazionale Crocevia, tra cui Antonio Onorati, Maurizio Paffetti e Claudio Trovato: l’intento comune era l’idea di restituire ai popoli il diritto di comunicare, e di autorappresentarsi, senza intermediari. Le diapositive hanno rappresentato il punto di partenza per la collezione della mediateca. In seguito, Crocevia ha deciso di avviare diversi progetti di comunicazione soprattutto in America Latina e in Africa, affinché i popoli ritrovassero la capacità di rappresentarsi e di riappropriarsi della loro storia. In questo modo è nata un’approfondita ricerca di persone che, nel proprio paese, documentassero un frammento della loro realtà e delle loro tradizioni. Era importante, per gli ideatori della Mediateca, lasciare tutto lo spazio alle produzioni realizzate da autori locali, perché solo in questo modo era possibile un avvicinamento alle altre culture in grado di contrastare la diffusione di gli stereotipi nazionali e culturali.

Dal 2007 al 2016 la Mediateca è stata ospite del Centro di Cultura Ecologica, luogo di diffusione e cultura all’interno del quale si trovano la Biblioteca e l’Archivio Ambientalista, e dove vengono realizzate mostre, conferenze, corsi di formazione, eventi di cultura scientifica, didattica ambientale e manifestazioni artistiche rivolte a ragazzi, studenti, insegnanti, ricercatori, professionisti e alla cittadinanza. A partire dal 2018 la Mediateca delle terre è ospitata invece all’interno della nuova sede del Centro Internazionale Crocevia, presso il quartiere Ostiense.

La mediateca dispone di un catalogo di materiale audiovisivo (oltre 1700 video), nonché un rilevante archivio di materiale fotografico, diapositive, sussidi didattici, CD, CD-Rom e libri, sui temi della cultura contadina, della diversità culturale, dei diritti legati alla terra, alla sovranità e sicurezza alimentare. Queste risorse provengono da tutto il mondo e sono a disposizione di chiunque sia interessato ad approfondire le tematiche di cui Centro Internazionale Crocevia si occupa.

CIC mette a disposizione quindi per studenti, professionisti o appassionati questi materiali come strumenti didattici e formativi. Gli interessati possono scrivere all’indirizzo mail info@croceviaterra.it per organizzare un incontro con lo staff in modo da poter meglio accogliere i ricercatori e supportarli sia livello tecnico che professionale.

Le finalità principali dell’archivio sono quella di custodire e valorizzare un patrimonio proveniente da culture, tradizioni, e paesi diversi, e presentare le varie modalità di relazione tra uomo, terra e ambiente.

La mediateca valorizza tale patrimonio soprattutto attraverso la relazione con il Festival delle Terre – Premio Internazionale Audiovisivo della biodiversità – film festival giunto nel 2017 alla sua 14esima edizione e promosso dal Centro Internazionale Crocevia con l’intento di promuovere la cultura e il linguaggio audiovisivo come veicolo informativo per far conoscere le realtà legate alla terra in ogni parte del mondo e creare un necessario dialogo con il grande pubblico su questioni spesso poco conosciute. Il festival si fa portatore degli intenti originari della mediateca poiché propone al grande pubblico la visione di documentari narrati dal punto di vista dei diretti protagonisti: popoli indigeni, piccole comunità di contadini e pescatori, migranti, lavoratori e tutti coloro che faticano a trovare uno spazio per autorappresentarsi all’interno del panorama mediatico ufficiale. Negli ultimi anni inoltre i documentari che hanno partecipato al festival, e che sono andati ad arricchire il già consistente catalogo audiovisivo della mediateca, sono delle opere documentaristiche di rilievo provenienti da tutto il mondo che coniugano la necessità di testimoniare alcune storie a un’alta qualità del racconto filmico e della messa in scena.

Molti di questi documentari rimangono in circolazione grazie la lavoro congiunto svolto dal festival e dalla mediateca che si occupano di catalogarli, custodirli così come di diffondere a un pubblico più ampio possibile attraverso proiezioni e iniziative di vario genere a livello nazionale e internazionale.

In una sua celebre frase Dorothea Lange, grande fotografa che tra il 1935 e il 1939 documentò le difficili condizioni di immigrati, braccianti e operai in una California in profonda crisi economica, diceva: “La fotografia cattura un istante fuori dal tempo, alterando la vita tenendola ferma”.

Questo si propone di fare la Mediateca delle Terre: dare una visione del passato, originale e intonsa, che possa essere ispirazione e monito per il futuro.

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