Il 27 settembre la Corte Suprema indiana ha giudicato incostituzionale il “reato” di adulterio, cancellando così l’articolo 497 del codice penale, un vero e proprio lascito dell’età coloniale risalente a 158 anni fa.

La norma abrogata prevedeva che un uomo che avesse avuto una relazione sessuale con la moglie di un altro uomo, senza il consenso o la connivenza di quest’ultimo, si sarebbe reso responsabile del reato penale di adulterio e non faceva menzione dell’ipotesi contraria.

Il giudice della Corte Suprema Dipak Mishra ha dichiarato: “L’adulterio, pur potendo essere materia di un’azione civile o motivo di divorzio, non può essere considerato un reato penale. È questione di privacy e basta. Il marito non è il padrone di sua moglie e le donne devono essere trattate in condizioni di uguaglianza”.