“L’ultima uscita del Ministro della Propaganda Matteo Salvini è la reintroduzione della leva obbligatoria ‘per far imparare ai ragazzi e alle ragazze l’educazione’. L’ennesimo spot che probabilmente non andrà da nessuna parte, visto che – secondo quanto riportato da Fanpage.it nello scorso febbraio – questa misura costerebbe 15 miliardi di euro. Ma se davvero Salvini trovasse dal nulla 15 miliardi di euro, non sarebbe meglio investirli davvero nell’educazione di ragazzi e ragazze, destinandoli alla scuola pubblica statale?”. Lo dichiara la segretaria di Possibile, Beatrice Brignone, commentando la proposta di Salvini, già bocciata dalla ministra Trenta.

“Sulla sparata delle ‘scuole sicure’ – aggiunge Brignone – l’iniziativa che richiederebbe un investimento di risorse allo scopo di ‘beccare’ gli spacciatori fuori dalle scuole già da settembre e che, a dire di Salvini, vedrebbe l’adesione di 20 sindaci, il Comitato Scuola di Possibile si era già espresso. L’unico investimento che immaginiamo per le ‘scuole sicure’ è quello che riguarda la sicurezza degli edifici: sul sito del Miur si trova un resoconto dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp), secondo il quale solo il 3% degli edifici scolastici italiani è in condizioni ottimali di manutenzione, il resto necessita di interventi più o meno consistenti e onerosi e la media dei crolli è di 44 all’anno (quasi uno a settimana). Sempre secondo l’Anp, un edificio su quattro  è sottoposto a una manutenzione inadeguata. Il ministro farebbe bene a preoccuparsi di questi dati allarmanti anziché di crocefissi e reintroduzione della leva militare”.

 

Ufficio stampa Possibile