E domani la manifestazione “Ventimiglia città aperta”, per il permesso di soggiorno europeo e il diritto alla mobilità umana.

Decine di attivisti/e si sono diretti questo pomeriggio al confine italo-francese nel corso della prima giornata di mobilitazione lanciata dal Progetto 20K per la libertà di movimento degli esseri umani e il permesso di soggiorno europeo. Mobilitazione che si concluderà domani, con una manifestazione a Ventimiglia per la quale si prevedono arrivi da diverse città italiane, e non solo.

La frontiera “bassa” era militarizzata già dalle prime ore della mattina, di fronte all’annunciato tentativo di border crossing. Controlli a tappeto e traffico rallentato, schieramenti di polizia sia francese che italiana. Il clima di tensione era palpabile anche nella città di Ventimiglia con un dispiegamento massivo di forze dell’ordine e identificazioni dei solidali.

Nonostante questo, il corteo ha avanzato in maniera compatta fino a pochi metri dal blocco messo in atto dalle forze dell’ordine. Tende, giubbotti di salvataggio e una gigantesca scritta “no border” fatta a pochi passi da uno dei confini più militarizzati d’Europa rappresentano un segnale non solo per il governo italiano e quello francese, ma per l’intera Unione Europea, complice della carneficina che si sta compiendo nel Mar Mediterraneo e del trattamento disumano ricevuto dai migranti nei lager libici.

All’indomani del vertice dei ministri dell’interno dell’Ue, tenutosi a Innsbruck, che ha confermato la volontà europea di bloccare i flussi migratori e di rivedere al ribasso le già carenti politiche di accoglienza, l’iniziativa di oggi mira ad aprire uno spazio pubblico che rivendica il diritto a migrare, all’accoglienza, a una cittadinanza universale fatta di diritti e reddito.

La manifestazione di domani attraversando la città di Ventimiglia ribadirà il fatto che esistono ancora tante persone in grado di opporsi con forza a quelle politiche che respingono ai confini migliaia di donne, uomini e bambini, lasciando transitare liberamente merci e capitali.

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