«Applicare il modello cha ha avuto successo in Colombia»

Stamane, giovedì 3 maggio, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha presentato una proposta di pace per la Siria presso il Parlamento Europeo a Bruxelles. Una delegazione di volontari della Comunità di don Benzi, insieme ad un rappresentante dei profughi siriani, Sheik Abdo, hanno incontrato un gruppo di europarlamentari tra cui Cecile Kyenge, Silvia Costa, Elly Schlein. Alle eurodeputate è stato chiesto sia di facilitare la diplomazia per la promozione di questa soluzione, sia di monitorare affichè siano garantiti i diritti fondamentali degli attivisti siriani.

«Noi siriani profughi in Libano, non abbiamo altra possibilità di vita che la creazione di una Zona di Sicurezza in Siria – ha affermato Sheik Abdo – perché in Libano non è possibile rimanere, mentre in Europa non è possibile andare».

La Proposta di Pace è stata scritta da un gruppo di siriani che vivono nei campi profughi del Libano in una situazione disperata. Scappati dalla violenza, con alle spalle un Paese distrutto e davanti nessuna soluzione. In essa si chiede il ritorno dei profughi in Siria, in Zone Umanitarie, sotto la protezione internazionale, dove siano garantite la sanità e l’istruzione. Un modello che i volontari della Papa Giovanni hanno già sperimentato con successo in Colombia.

«E’ una Proposta che viene da chi è costretto ad immaginare un domani, ad uscire dalla spirale della violenza. Queste persone non intendono morire lentamente in silenzio, ma cercano una soluzione concreta, alternativa, nonviolenta al conflitto». Questo il commento di Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII.

La Comunità Papa Giovanni XXIII opera dal 1992 nelle zone di conflitto attraverso Operazione Colomba. Un Corpo Civile di Pace formato da volontari che vivono nelle zone di guerra con una modalità nonviolenta e neutrale. Dal 2013 è presente presso il campo profughi di Tel Abbas, nel nord del Libano.

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