«I recenti avvenimenti in Israele sono stati estremamente dolorosi per lei e non si sente a proprio agio nel partecipare ad alcun evento pubblico in Israele. Non può partecipare alla cerimonia con la coscienza pulita».

La disdetta di Portman ha fatto tuonare il ministero della cultura israeliano. L’accusano di essere manovrata dal movimento BDS – il movimento che pacificamente promuove azioni di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni per colpire Israele e la sua politica di occupazione coloniale.

La verità è che ormai anche chi non è mai stato un paladino dei diritti dei palestinesi, chi fino ad ora aveva pensato di poter restare in disparte (Natalie Portman è cittadina israeliana e non un’attivista per i diritti umani e politici in Palestina), non può tacere i crimini plateali d’Israele.

I cecchini che nemmeno una settimana fa sparano ed esultano sul ferimento e la morte di innocenti ce li abbiamo ancora negli occhi. Ancora ieri Israele ha fatto 4 vittime fra i civili.

Palestina libera!