I nordcoreani sabato prossimo sposteranno avanti di trenta minuti le lancette dei propri orologi, per adeguarsi così all’orario della Corea del Sud. La decisione, annunciata nella mattinata dal leader Kim Jong-un, è un altro effetto del processo di riavvicinamento tra Corea del Nord e Corea del Sud avviato dopo gli storici colloqui tra i due leader di venerdì scorso.

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In quell’occasione Kim, all’interlocutore sudcoreano Moon Jae-in, aveva detto che la differenza di ora tra i due paesi “lo rattristava molto”. La decisione di adottare un orario diverso era stata assunta dal governo di Pyongyang nel 2015.

Come spiega la stampa internazionale, non si tratta dell’unico segnale positivo di distensione: dopo anni sono stati messi a tacere gli altoparlanti che, al confine tra le due Coree, proclamavano messaggi di propaganda a sostegno delle rispettive parti, circostanza accolta con particolare entusiasmo dai residenti che finalmente hanno potuto dormire sonni tranquilli.

Nella giornata di ieri, Kim Jong-un ha anche assicurato che entro maggio verrà smantellata “pubblicamente” la base militare sotterranea di Punggye-ri, impiegata per compiere i test nucleari.

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