Oggi, Mercoledì  29 novembre alle ore 10.00, in concomitanza con l’udienza  del TAR Sardegna  per decidere sul ricorso contro il nuovo Piano regionale dei Rifiuti, si è tenuto un sit-in in Piazza del Carmine (Cagliari), al quale hanno partecipato sindaci, cittadini, comitati e associazioni che in questi anni si sono battuti contro inceneritori e discariche chiedendo alla Regione Sardegna di orientarsi decisamente verso l’Economia Circolare, come indicato dall’Unione Europea, e di investire le proprie risorse nel riuso, nel recupero, nel riciclo di tutti i materiali post consumo.

 

Il ricorso è stato presentato dall’Associazione Zero Waste Sardegna, dal Comitato Non Bruciamoci il Futuro,  dai Comuni di Sarule, Olzai, Gavoi e Arzana con le seguenti motivazioni:

 

  • Il nuovo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti non è stato assoggettato a Valutazione Ambientale Strategica (VAS)
  • La procedura di verifica di assoggettabilità a VAS posta in essere dalla Regione presenta marcati e plurimi profili di illegittimità.
  • Gli enti locali e i cittadini portatori di interesse sono stati esclusi dalla partecipazione alle nuove scelte dell’aggiornamento del Piano contrariamente a quanto previsto dalla normativa vigente

 

Nonostante per  ben 7 anni  abbiamo ripetutamente chiesto di essere coinvolti, le modalità del tutto riservate e prive di qualsiasi confronto con gli Enti locali e i soggetti interessati con cui é stato predisposto l’aggiornamento del Piano, e la scelta di evitarne l’assoggettabilità a VAS, rappresentano l’ennesimo grave atto antidemocratico con cui gli apparati politici e amministrativi della Regione hanno gestito l’intera vicenda.

 

Siamo oggi di fronte ad un  “nuovo” Piano regionale rifiuti che, pur dichiarando di voler promuovere l’economia circolare, è completamente sbilanciato a favore di inceneritori e discariche. Un piano che in realtà non ha niente di “nuovo”,   ma ricalca in peggio lo stesso schema del  piano precedente del 2008: precedenza ad inceneritori e discariche e di recupero e  riciclo si riparlerà dopo il 2030!

Auspichiamo che il TAR Sardegna possa accogliere le motivazioni del ricorso e si possa così aprire una nuova fase che garantisca il diritto dei cittadini a partecipare alle scelte che incidono sulla qualità della loro vita, sulla loro salute e sulla salubrità del territorio in cui vivono.

 

Il sit-in è stato anche una importante occasione per informare i cittadini sulla nostra Campagna nazionale “Cambiamo l’aria”, e raccogliere le loro firme per le nostre 3  petizioni popolari: normare l’inquinamento olfattivo, estendere l’eco tassa a TUTTI gli impianti di incenerimento dei rifiuti e loro derivati,  prevedere maggiori  contributi al riciclo.

 

Comitato Non Bruciamoci  il Futuro – Macomer

Zero Waste Sardegna