La Corte d’Appello di Jujuy ha notificato alla difesa di Milagro Sala la revoca degli arresti domiciliari disponendo il suo ritorno all’Unità 3 del penitenziario di Alto Comedero. La decisione della corte è stata notificata dal Centro de Estudios Legales y Sociales (CELS) alla Comisión Interamericana de Derechos Humanos (CIDH). La difesa ha precisato che il trasferimento non sarà effettivo perché gli avvocati hanno presentato ricorso e questo renderà non operativo il provvedimento ai sensi dell’articolo 443 del Codice di Procedura Penale. “Consideriamo responsabile lo Stato Nazionale per il fatto di non voler rispettare la risoluzione della CIDH”, dichiara la Tupac Amaru.

Alla difesa il provvedimento è stato notificato la sera del venerdì scorso e tuttora non si conoscono i fondamenti di questa risoluzione firmata dai giudici Néstor Hugo Paolini, Gloria María Mercedes del Portal e Emilio Carlos Cattan.

D’altra parte, secondo l’articulo 165 del Codice di Procedura Penale di Jujuy, “gli atti processuali debbono srealizzarsi in ore e giorni feriali che il Tribunale deve stabilire”, ma nella risoluzione emessa non si stabilisce alcuna abilitazione a tal fine.

Gli avvocati faranno ricorso alla Corte di Cassazione. Se la risoluzione verrà applicata, lo Stato non avrà rispettato i trattati internazionali sottoscritti, cosa che potrebbe procurare sanzioni al paese.