Dal 23 settembre alle 16:00 al 24 settembre alle 2:00

ORE 16.30 – Corteo da Piazza San Nazaro
ORE 18 – Assedio Culturale a Palazzo Marino, Piazza della Scala, Milano

Noi, collettivo LUMe, siamo nel mezzo di una burrasca che non ci aspettavamo.
Non ci aspettavamo, dopo tutto il tempo dedicato a valorizzare un progetto e uno spazio, di doverci domandare perché la nostra città non sia in grado di tutelare un’esperienza come la nostra.

Siamo convinti che la crescita sia da cercare ponendosi una semplice domanda: chi siamo?

Siamo un palazzo abbandonato in centro a Milano oppure siamo i cacciaviti che l’hanno riassestato e i rulli che l’hanno ridipinto? I cervelli, le mani, i cuori, le idee che l’hanno popolato?

Siamo una cripta umida oppure siamo il pubblico e gli strumenti che l’hanno fatta esplodere?

Siamo dei bancali e dei tappeti polverosi o siamo gli attori, i musicisti, gli artisti e gli studenti grazie ai quali ora chiamiamo ‘palco’ quei bancali e quei tappeti?

Siamo il luogo che ci ha ospitato o la comunità che gli ha dato vita e forma?

Vi invitiamo a non cadere nell’errore di considerare queste domande retoriche. Se oggi, qualche giorno dopo lo sgombero, ognuno di noi ha fatto un ulteriore passo verso le risposte – dunque grazie di cuore – ci auguriamo che venga presto il momento in cui potremo vedere riconosciuta da tutti la nostra identità.

Per questo abbiamo bisogno di voi.

Insieme dobbiamo provare una volta per tutte che limiti politici, giuridici o sociali non possono vincolare né rinchiudere le idee, l’arte e la cultura. Queste devono invece considerarsi strumenti di attraversamento e partecipazione, poiché esprimersi e fruire liberamente della cultura è un diritto per ogni cittadino.

Abbiamo bisogno dell’aiuto di chiunque ritenga che coltivare i saperi e le arti significhi esporsi, alimentare il dibattito pubblico sullo stato di salute della propria società e della propria città e, infine, agire, rinnegando con forza l’indifferenza.

Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti coloro che combattono per uscire da una prassi che costringe ogni linguaggio nuovo e alternativo in una condizione di precarietà e inadeguatezza.

Abbiamo bisogno dell’aiuto di chi rifiuta con disgusto le limitazioni poste alla nostra crescita culturale.

Per tutti questi motivi abbiamo deciso che il 23 settembre usciremo dal guscio che in questi anni ci ha formati e percorreremo le strade della nostra città, portando fuori da vicolo Santa Caterina il nostro lavoro, la nostra battaglia, la nostra visione. Li porteremo fin sotto a Palazzo Marino, fin sotto gli occhi di una giunta disconnessa dalla propria città, dai cittadini e dai loro bisogni. Quella stessa giunta cieca di fronte al valore che i nostri modelli di socialità rappresentano e che è tutt’ora incapace di crearli e sostenerli.
Per ricordarle che siamo e saremo sempre liberi di esprimerci, come e dove vogliamo.

Se siete convinti che questa battaglia non sia solo la nostra, se credete che sia ancora estremamente importante lottare affinché nelle piazze si possa discutere, fare arte e promuovere cultura libera e autonoma, allora vi vogliamo al nostro fianco.
Tirate fuori dalle vostre case l’artiglieria pe(n)sante, preparatevi a prendere la mira su chi tiene al guinzaglio la nostra libertà di pensiero e dimostrazione. Assediamo chi ci affama di cultura tenendola sottochiave, chi vuole convincerci che l’arte abbia valore solo nei musei, la musica solo se si paga la SIAE e che la democrazia funzioni solo dentro la legge.

Rendiamo Milano un esempio di ciò che è possibile costruire insieme.

Il 23 settembre vi aspettiamo per mettere sotto assedio chi ostacola la realizzazione di noi stessi e la libera crescita delle nostre menti. Per un futuro di tutela della nostra necessità di cultura indipendente.

L’Assedio Culturale è una chiamata rivolta a tutte le realtà d’Italia che operano in contesti urbani. Sono invitati ad avere un ruolo attivo durante la giornata le associazioni culturali, i lavoratori dell’arte, i collettivi e i cittadini milanesi.

Militanti, studenti, artisti, poeti, musicisti, scrittori costituiranno il nostro esercito. Sarà una mobilitazione collettiva volta a dimostrare che il dialogo tra le arti costituisce a tutti gli effetti una rivendicazione politica.

Questa giornata d’incontro per la cittadinanza attiva inizierà in Piazza San Nazaro. Ci si muoverà in corteo fino a Palazzo Marino, dove si darà inizio a un assedio simbolico di sei ore.

In piazza combatteremo una guerriglia culturale insieme a tutti coloro che riconoscono il valore di socialità e arte accessibile. Faremo sentire la nostra voce e abbatteremo i muri dietro cui le Istituzioni da anni si nascondono, nella speranza di riuscire a non ascoltare. Ci saranno musica dal vivo, performance teatrali, letture corali, arte di strada e interventi politici.

Chiediamo a chi crede in questa causa di unirsi alle nostre fila, arricchendo la giornata e portando la propria esperienza.

Sentiamo la necessità di praticare, diffondere e difendere un’arte che dia da mangiare a chi la produce rimanendo accessibile e fruibile.

La cultura è per noi come il pane: ce ne vuole molta e deve costare poco. Non basta tuttavia offrire cultura gratuita: le centinaia di eventi culturali sponsorizzati da multinazionali e banche, l’arte disposta a tollerare e assecondare logiche di mercato e profitto e la sua perdita di significato socio-politico sono nemici parimenti pericolosi.

La cultura è per noi strumento di lotta.

La cultura offre possibilità di dialogo tra menti critiche, unite nella battaglia per una società alternativa e una città migliore.

Il Comune di Milano e le realtà artistico-culturali cittadine decidano da che parte stare. Il 23 settembre lanceremo un messaggio forte e chiaro alla metropoli e a chi la vive, augurandoci di distinguere una volta per tutte chi fa politica culturale da chi fa semplice intrattenimento.

LUME – Laboratorio Universitario MEtropolitano

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