14 maggio 2017: secondo giorno di viaggio per la terza Carovana per i diritti dei migranti, per la dignità e la giustizia. Perché Brescia? Brescia è conosciuta per essere una delle città più inquinate d’Europa, per la produzione di armi che vengono esportate in tutto il mondo, e per “accogliere” una cifra consistente di richiedenti asilo.

Durante la mattinata la Carovana è stata accolta dal gruppo informale Terra e partecipazione che organizza giornate comunitarie per la cura del giardino, dell’orto e delle relazioni nei giardini pubblici di Brescia, dove è stato costruito un forno in terra cruda; propone laboratori e discussioni sulla gestione della terra, sullo scambio dei saperi e in generale eventi che mettono in relazione la comunità con la terra (http://terraepartecipazione.blogspot.it/). È stato perciò naturale per la comunità accogliere l’emozionante cerimonia ixil per la Madre Terra e in ricordo di tutti i migranti morti e dispersi e di tutti coloro che subiscono violenze o sono stati uccisi per la difesa dei diritti umani e della terra, tenuta dalla testimone guatemalteca Li’K’il – in viaggio con la Carovana.

Nel pomeriggio la Carovana ha partecipato al presidio in Piazza del Mercato contro la produzione di armi e l’inquinamento ambientale di tutto il territorio bresciano, a cui erano presenti membri della Fondazione Micheletti e del Comitato Basta Veleni. A seguito un breve corteo nel quale la Carovana ha potuto portare anche le istanze relative alle migrazioni e ai migranti.

Infine un breve passaggio alla Festa dei Popoli organizzato dal Centro migranti di Brescia, un evento in cui le comunità migranti presenti nel territorio bresciano condividono con la cittadinanza tutta la ricchezza di cui sono portatrici, attraverso momenti di festa, divertimento e riflessione.

La Carovana è ora a Bergamo per un convegno all’università dal titolo “In questo mare muore l’umanità”.

 

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