I libri riprendono vita a Cartacanta, la nuova libreria nata a Monterotondo (Roma) per iniziativa di Emanuele Trovò e Lucia Garaio. E’ un luogo un po’ magico, a misura di adulto e di bambino, un luogo caldo, accogliente, tranquillo.

È un luogo diverso dalle librerie alle quali ci stiamo abituando: luoghi senza librai in cui i libri vengono consumati come prodotti da supermercato, usa e getta dopo la stagione giusta per vendere. Poi,  lontano dagli occhi e dalla pubblicità, il nulla. La cultura dello spreco non risparmia neppure le storie da raccontare, le favole, i sogni, il mondo della fantasia. I libri, invece, non muoiono mai. Basta amarli e dar loro il posto che meritano. Dalla passione e l’esperienza di Emanuele e Lucia cresce il desiderio di offrire a tutti la possibilità di leggere, di rifugiarsi tra gli scaffali in tranquillità a scegliere o a confrontare libri ed esperienze di lettura. Così il libro usato diventa una risorsa per tutti: per chi vende e per i lettori che, a loro volta, possono lasciare in conto vendita i testi già letti creando e alimentando una piccola economia circolare e virtuosa per le persone e per l’ambiente.

Potete presentarvi?
Emanuele: Io sono la componente folle del nostro progetto, il compito più importante che ho portato a termine è l’aver coinvolto una libraia come Lucia, davvero preparata e già apprezzata sul nostro territorio.
Lucia: Chi sono…credo ormai una libraia, il che mi piace moltissimo. Ho accolto la proposta di Emanuele immediatamente e sono contenta di averlo fatto.

Che cos’è Cartacanta e quando è nata?
Emanuele: Cartacanta è nata come piccola libreria itinerante, ora però ha messo le radici a Monterotondo, per diventare un punto di riferimento per i lettori, più costante e soprattutto più completo rispetto agli inizi.
Lucia: Cartacanta nasce prima da un’idea di Emanuele di diffondere il libro usato, poi diventa una libreria vera e propria ad agosto dello scorso anno.

Che cosa facevate prima?
Emanuele: io lavoro tuttora in un’azienda che si occupa di recuperi ambientali, in attesa che Cartacanta si consolidi e possa raggiungere a tempo pieno Lucia in libreria.
Lucia: io ho fatto sempre la libraia, per quattro anni fino al 2015 alla libreria Ubik qui a Monterotondo.

Si sentiva l’esigenza a Monterotondo di una nuova libreria?
Emanuele: secondo me si, occorre una libreria che sia qualcosa di diverso da quelle già esistenti, un buon rifugio dove trovare libri o anche vinili e una sedia per valutarli senza fretta.
O più semplicemente un posto dove hai piacere di entrare anche solo per un saluto o per scambiare qualche chiacchiera.
Lucia: assolutamente si. Un luogo che offrisse una proposta alternativa a quella delle librerie di catena; che avvicinasse tutti i tipi di lettori dal più piccolo all’adulto; che proponesse non solo libri, ma anche musica e cinema e che fosse un luogo di scambio di idee.

Per cosa vi caratterizzate? Perché la scelta del libro usato? Che valore ha dal punto di vista culturale, etico, sociale?
Emanuele: Il punto di partenza sono stati i libri usati. Col passare del tempo stiamo dedicando il giusto spazio ai libri nuovi e agli indimenticabili remainders (libri nuovi fuori catalogo, scontati al 50%).
Riteniamo importante concedere ai nostri amici lettori la possibilità di poter usufruire di un sempre maggior numero di titoli (e di autori), a prezzi del tutto accessibili.
E poi, piuttosto che mandare i libri al macero, i nostri clienti apprezzano anche la possibilità di portare in conto vendita quei libri a cui si sono disaffezionati, o che non possono conservare per motivi di spazio.
Lucia: La scelta del libro usato offre la possibilità a tutti di leggere e soprattutto di diversificare la lettura grazie al costo contenuto del libro. La possibilità che offriamo di poter portare i libri in contovendita fa sì che il libro non venga mai “sprecato” e che possa girare, e avere una seconda, una terza, una quarta vita e questo ne aumenta il suo valore.

Riuscite a vivere di questa attività? Siete in attivo?
La nostra avventura è partita lo scorso agosto, quindi dobbiamo ancora strutturarci bene per sfruttare al massimo tutte le potenzialità. Ci sembra ancora presto per fare una previsione, ma sicuramente siamo in crescita.

Quali iniziative promuovete?
Emanuele: Sicuramente gli incontri con gli autori, nazionali e locali, generano una grande curiosità ed ottengono un ottimo riscontro di pubblico. Ogni autore in fondo scrive per raggiungere e mettersi in comunicazione coi propri lettori.
Questi ultimi sono sempre curiosi di capire cosa ci sia dietro la pagina, quali ingranaggi mettano in moto e facciano vivere questo straordinario oggetto che è il libro.
Lucia: Oltre agli incontri con gli autori, abbiamo iniziato da subito ad ospitare iniziative per grandi e piccoli. Letture-laboratorio per bambini; appuntamento settimanale con corsi di inglese per bambini dai 3 ai 10 anni a cura dell’associazione culturale Il giochinglese; corsi di scrittura creativa per adulti (già in corso) e per bambini, che inizieremo a breve.

Chi sono i vostri clienti?
Vogliamo essere inclusivi nella maniera più assoluta. Nel nostro angolo dedicato, i lettori più piccoli possono sedersi e disegnare, colorare, giocare e ovviamente leggere. Hanno il loro spazio, per valutare e scegliere, mentre i genitori fanno altrettanto nella loro zona. Ma non ci sono confini, è bello osservare e ascoltare genitori e figli che si consultano ad alta voce, scambiando opinioni, ognuno concentrato sul proprio libro.
Più in generale Cartacanta accoglie persone di ogni età e di ogni interesse per i libri, la musica e il cinema, perché ognuno può trovare qualcosa di quello che stava cercando.

Qual è il significato della lettura oggi, della relazione con un libro cartaceo soprattutto per i giovani?
Vediamo soprattutto negli adolescenti, che regolarmente prendono d’assalto il settore dei classici, un desiderio di qualità, di letture non banali. Passano di autore in autore per crescere nel livello di lettura, si scambiano i libri di mano in mano, si confrontano, vengono con le liste piene di titoli da cercare, apprezzano il libro come oggetto fisico e valutano le differenze tra le varie edizioni, anche facendo attenzione alla qualità delle diverse traduzioni.

Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Abbiamo da pochi giorni aderito alla rete SatelliteLibri, quindi cominciano ad arrivare in libreria sempre più titoli di editori indipendenti, ad aumentare la nostra offerta. Per il resto, quando abbiamo redatto l’atto costitutivo, abbiamo messo giù, in triste burocratese, il nostro libro dei sogni, che prevede intanto la possibilità di spostarci in un locale più grande, abbinare dei cibi o delle bevande ai libri, e tante altre iniziative, fino ad arrivare a forme di distribuzione più flessibili, di cui stiamo perfezionando lo studio. Più in generale, vogliamo continuare ad essere Cartacanta almeno fino a quando ci toccherà andare in pensione.

Chi volesse conoscervi meglio o venirvi a trovare?

La nostra pagina fb: https://www.facebook.com/cartacanta.libriusati/ con tutte le informazioni.

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