Il governo spagnolo riceve Mauricio Macri con tutti gli onori, mentre i deputati di En Comú Podemos eprimono la loro protesta non applaudendo il presidente argentino, e gli consegnano una lettera in cui si chiedono spiegazioni sul caso di Milagro Sala. Nel frattempo in strada, a un piccolo gruppo di manifestanti vengono chiesti i documenti e vengono identificati in base alla legge bavaglio.

Il presidente Macri ha iniziato oggi la sua visita ufficiale a Madrid. Mentre veniva ricevuto al Congresso dei Deputati con tutti gli onori, Irene Montero, portavoce di Podemos, indossava una maglietta che chiedeva la liberazione di Milagro Sala. Contemporaneamente il suo gruppo parlamentare ha fatto pervenire a Mauricio Macri una lettera, inviata anche all’ambasciata di Argentina di Madrid, in cui si chiedono spiegazioni circa il rispetto dei diritti umani in Argentina e l’attuazione delle risoluzioni dei diversi organismi che esigono la liberazione della leader della Tupac Amaru e dei suoi compagni detenuti.

Come gesto di fronte alla politica di austerità e di mancato rispetto dei diritti umani del governo di Macri, i deputati di En Comú Podemos non hanno applaudito il presidente argentino.

In strada, intanto, un piccolo gruppo di manifestanti che chiedeva la libertà di Milagro Sala e tutti i prigionieri politici argentini, sono stati identificati e dispersi dalla polizia,nonostante si fossero spostati in una vicina piazza secondo le indicazioni di altri agenti. Si tratta ancora una volta dell’applicazione della cosiddetta Legge Bavaglio.

“Il gioco è tra governi che danno priorità agli amici anziché difendere il proprio popolo”,  ci ha spiegato uno dei manifestanti.

 

Traduzione dallo spagnolo di Matilde Mirabella