La notizia è ufficiale. E’ africana la capitale mondiale del libro in questo 2017. Da diciassette anni, a turno, diverse città del mondo hanno ospitato questa iniziativa dell’UNESCO.  La capitale della Guinea di Alpha Condé dovrà impegnarsi per un anno nella promozione della cultura del libro e della lettura diventando una vetrina di buone pratiche culturali. La data di avvio è il 23 aprile in quanto giornata mondiale del libro e del diritto d’autore e l’anno si concluderà il 22 aprile 2018 quando il testimone verrà passato ad Atene. Qui di seguito i criteri che Conakry ha soddisfatto per ottenere il titolo:

  • presentazione di un programma di attività specifico dedicato al libro e alla lettura;
  • presentazione di un budget delle spese e di una strategia per individuare le risorse finanziarie;
  • grado di partecipazione a livello locale, regionale, nazionale e internazionale;
  • quantità e qualità delle attività organizzate in collaborazione con scrittori, editori, librai e   bibliotecari;
  • presenza di ogni altro progetto degno di nota per promuovere e favorire i libri e la lettura;
  • conformità ai principi della libertà di espressione, della libertà di pubblicare e diffondere informazioni, stabiliti dalla Costituzione dell’UNESCO nonché dagli articoli 19 e 27 della Dichiarazione universale dei diritti umani e dall’Accordo sull’importazione di materiale a carattere educativo, scientifico e culturale (Accordo di Firenze del 1950). Su quest’ultimo punto c’è però da tenere presente che la Guinea, secondo la classifica della libertà di stampa stilata da Reporters Sans Frontières nel 2016, è al 108° posto su 180 paesi considerati: la censura è ancora una strategia molto diffusa.

Una bella sfida, quindi, per la Guinea anche dal punto di vista dell’istruzione e dell’educazione. Secondo i dati forniti dall’UNICEF, il Paese ha tassi di alfabetizzazione tra i giovani di 15-24 anni molto bassi: 38% tra i maschi, 22% tra le femmine; fa ben sperare il tasso di scolarizzazione primaria: nel quadriennio 2008-2012, 89% dei maschi e 79% delle femmine avevano concluso il ciclo di istruzione primaria. Saper leggere, scrivere e far di conto, cioè l’istruzione è un diritto fondamentale (art. 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani). Avvicinarsi al libro e alla lettura però è un’altra cosa e necessita di ulteriori opportunità: libri, spazi per leggere, un’educazione rivolta al piacere e alla meraviglia di tenere un testo in mano. Anche questo dovrebbe essere un diritto da tutelare ovunque. Mi auguro che l’essere capitale mondiale del libro dia a Conakry la voglia di uscire dai confini urbani e di raggiungere le zone rurali dove quei tassi di alfabetizzazione sono a ribasso e dove le probabilità di intercettare una biblioteca sono assai rare.

Il programma presentato per l’anno 2017-18 è interessantissimo e coinvolge una pluralità di attori del mondo della cultura guineana e africana in generale, con la partecipazione di molti altri paesi europei ospiti: letteratura, musica, cinema, teatro, danza. La grandezza dell’Africa entra in scena. Chissà se e quale attenzione verrà riservata alle scuola e alla gioventù.