ABUJA – Ieri il giudice Binta Nyako, dell’alta corte federale di Abuja, ha emesso il verdetto sulla necessità o meno di consentire testimonianze anonime contro il leader dei popoli indigeni del Biafra (IPOB) Nnamdi Kanu, e altri tre imputati. Ricordiamo che durante la scorsa seduta del 1° dicembre, la Procura per il governo federale aveva richiesto alla corte il permesso di far testimoniare i suoi testi contro Kanu dietro schermi protettivi, sostenendo che le loro vite erano in pericolo. La Procura aveva inoltre chiesto alla corte di fornire ai cosiddetti testimoni degli pseudonimi, sostenendo che questo sarebbe servito a garantire la loro sicurezza e la volontà di testimoniare contro gli imputati.

Il leader dei popoli indigeni del Biafra (IPOB), Nnamdi Kanu, ha accusato il presidente nigeriano Muhammadu Buhari di mentire, aggiungendo che il presidente non poteva intimidirlo. Nel corso di una tempestosa sessione della Corte, martedì 13 dicembre scorso, il signor Kanu ha detto che il presidente nigeriano poteva intimidire tutti i giudici della corte, ma non lui. Nnamdi Kanu, David Nwawuisi, Benjamin Madubugwu e Chidiebere Onwudiwe sono stati chiamati in giudizio davanti al giudice Binta Nyako (proveniente dallo stato di Katsina, città natale di Buhari), dopo che gli imputati hanno detto di non avere più fiducia nel precedente giudice, John Tsoho.

Durante la lettura della sentenza, il giudice Binta ha detto che la corte avrebbe permesso ai testimoni un certo grado di protezione: ha stabilito che i testimoni compaiano utilizzando  pseudonimi e al riparo dagli occhi del pubblico. In altre parole, ci sarà un processo segreto per consentire ai testimoni di dare la loro testimonianza senza paura. Secondo il giudice, in alcune circostanze (di cui alla sezione 36 (6) della Costituzione nigeriana del 1999), i testimoni sono autorizzati a nascondere la propria identità. Ha dichiarato che il tribunale potrà vedere i  testimoni, ma limitandosi ai rappresentanti di entrambe le parti.

“I consiglieri e gli imputati avranno la possibilità di vedere i testimoni. I testimoni avranno ingressi speciali all’interno e al di fuori del tribunale”, ha detto il giudice. Tuttavia, Kanu ha respinto immediatamente la sentenza, insistendo sul fatto che va contro i principi di giustizia e di un processo equo.

Dopo la sentenza, Kanu ha detto che in nessun caso si sarebbe sottoposto ad un processo segreto. Il giudice tuttavia ha affermato che la sua decisione non implica che il processo si svolgerà in segreto: “Non sarà un processo segreto. La corte permetterà agli imputati, nonché al legale degli accusati, di vedere i testimoni”, ha detto Binta Nyako. Dopo una breve pausa, il giudice ha fissato una nuova data (11 e 12 gennaio 2017) per sentire i testimoni.

“Non voglio partecipare a questa parodia di giustizia. Buhari ha parlato in pubblico, mi ha accusato in pubblico. Devo avere la possibilità di essere anche processato in pubblico”, Kanu ha urlato in tribunale. “Stanno uccidendo la mia gente in pubblico, dopo aver ucciso la mia gente  vogliono processarmi e testimoniare contro di me in privato? Io non lo permetterò.”, ha affermato Kanu nervosissimo.

Molti pensano che ci sia un presunto complotto da parte del governo federale della Nigeria per importare stranieri a testimoniare contro Nnamdi Kanu. Fuori del tribunale, i sostenitori IPOB si sono scontrati con gli agenti di sicurezza, e hanno continuato a urlare slogan a sostegno dello Stato del Biafra dopo che i veicoli con gli imputati sono partiti a gran velocità.

È vergognoso che il governo nigeriano, con tutto il proprio DSS (Dipartimento dei Servizi di Stato), dopo un anno non sia stato in grado di fornire neanche una sola prova per sostenere le proprie false accuse contro Nnamdi Kanu. I militari nigeriani stanno spudoratamente negando il rapporto incriminante di Amnesty International sull’eccessivo uso  della forza ai danni dei manifestanti IPOB, sostenendo che i manifestanti sono violenti. Finora, tuttavia, le forze armate nigeriane non hanno potuto fornire neanche una singola prova di questa presunta violenza da parte degli attivisti Pro-Biafra e dei membri di IPOB. Siamo dell’opinione che il mondo intero e la comunità internazionale ora sappiano che il governo della Nigeria, ed il paese stesso, sono i più corrotti di tutto il mondo.