Consiglio Comunale di Milano del 21 novembre 2016

Nella giornata di ieri mi è stato segnalato, posso riportare e spero di essere smentito, che nella struttura di via Fratelli Zoia, quella della ex scuola Manara che è stata destinata agli immigrati, la situazione non è così rosea come sarebbe bello e utile che fosse.

Mi è stato detto che ci sono oltre trecento ospiti, di cui cento bambini e che non c’è l’acqua calda, non so se solo temporaneamente.

Manca anche un sistema di lavanderia che possa permettere di far fronte alla situazione. Si possono capire il disagio e i problemi che si hanno con trecento persone stipate in un luogo abbastanza ristretto. Credo che questa questione debba essere risolta.

Sono sicuro che l’Amministrazione provvederà a verificare perché è chiaro che, in questo caso, la responsabilità non è della Amministrazione, se non per il controllo. La struttura è stata affidata a una fondazione che non cito, perché non è il caso di fare cattiva pubblicità, sulla quale ricade la responsabilità.

Voglio però ricordare che questa è la stessa fondazione che ha la gestione della Caserma Montello e che ha vinto il bando per l’assegnazione dopo aver fatto un’offerta anomala. Dico questo perché dopo qualche giorno dall’assegnazione è comparsa sul sito e sulla stampa la richiesta di aiuti di materiali e che ci fossero dei volontari a disposizione. Richiesta che poi è sparita dal sito perché evidentemente, avendo vinto la gara, doveva far fronte con le proprie risorse.

È stato ovviamente uno spiacevole errore, però vorrei che si aprisse un faro su questa questione, in particolare a partire dalla condizione delle persone che sono lì ospitate e sul modo in cui viene erogato questo servizio per il quale la collettività paga il suo contributo.

Basilio Rizzo – Milano in Comune